Ubik by Philip K. Dick

Ubik by Philip K. Dick

autore:Philip K. Dick [Dick, Philip K.]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
editore: Fanucci Editore
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


9

Ho i capelli così secchi oggi, così ingovernabili. Cosa deve fare una ragazza? È semplice: applicare e frizionare il cremoso balsamo per capelli Ubik! In soli cinque giorni scoprirete un nuovo volume nei vostri capelli, una nuova lucentezza. E Ubik in versione spray, se usato secondo le istruzioni, è assolutamente sicuro.

Scelsero il Supermarket Lucky People alla periferia di Baltimora.

Arrivati al bancone, Al disse al cassiere autonomico computerizzato: «Mi dia un pacchetto di Pall Mall.»

«Le Wings costano meno» disse Joe.

Al rispose, irritato: «Non le fanno più le Wings. Non le fanno da anni.»

«Le fanno, le fanno,» disse Joe «ma non le pubblicizzano. È una sigaretta onesta che non finge di essere chissà che.» Rivolto al cassiere disse: «Mi cambi quelle Pall Mall con le Wings.»

Il pacchetto di sigarette scivolò giù dalla fessura sul bancone. «Novantacinque centesimi» disse il cassiere.

«Ecco una banconota da dieci poscrediti.» Al introdusse la banconota nel cassiere, i cui circuiti ronzarono all’unisono mentre la esaminava.

«Il resto, signore» disse il cassiere, depositando un mucchietto ben ordinato di monetine e banconote di fronte ad Al. «E adesso avanti il prossimo, prego.»

Allora il denaro Runciter è denaro corrente, disse tra sé Al mentre lui e Joe lasciavano il posto al cliente successivo, una donna anziana corpulenta che indossava un cappotto color mirtillo e portava una borsa per la spesa messicana di corda. Con cautela, aprì il pacchetto di sigarette.

Le sigarette gli si sbriciolarono tra le dita.

«Avrebbe dimostrato qualcosa» disse Al «se fosse stato un pacchetto di Pall Mall. Mi rimetto in fila.» Fece per accodarsi, quando si accorse che la donna anziana corpulenta con il cappotto scuro stava litigando violentemente con il cassiere automatico.

«Non ho fatto neanche in tempo a tornare a casa» asserì la donna con voce stridula «che era già morta. Ecco, ve la potete riprendere.» Poggiò un vaso sul bancone; Al vide che conteneva una pianta ormai senza vita, forse un’azalea... nel suo stato di morte mostrava ben poche caratteristiche della sua specie.

«Non la posso risarcire» rispose il cassiere. «Non c’è alcuna garanzia sulla vita delle piante che vendiamo. ‘Clienti, state attenti’ è il nostro motto. E adesso la prego di lasciar passare il prossimo.»

«E il Saturday Evening Post che ho preso alla vostra edicola, era di più di un anno fa. Cosa diavolo vi ha preso? E la cena televisiva a base di vermi marziani...»

«Il prossimo» disse il cassiere, semplicemente ignorandola.

Al uscì dalla fila. Vagò nel supermarket fino a quando trovò le stecche di sigarette, ogni possibile marca, ammucchiate in pile di tre metri o anche più. «Scegli una stecca» disse a Joe.

«Le Domino» decise Joe. «Costano come le Wings.»

«Cristo, non scegliere una sottomarca; prendi qualcosa tipo le Winston o le Kools.» Fu Al stesso a scegliere. «È vuota» disse mentre l’agitava. «Si capisce dal peso.» A ogni modo c’era qualcosa dentro la stecca che rimbalzava, qualcosa di piccolo e leggero; aprì la stecca e guardò dentro.

Un bigliettino scribacchiato. In una scrittura familiare sia a lui che a Joe. Lo sollevò ed entrambi lo lessero.

Essenziale che io entri in contatto con voi.



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