Ultimi giorni a Teheran by Donia Bijan

Ultimi giorni a Teheran by Donia Bijan

autore:Donia Bijan [Bijan, Donia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788822712974
Google: Zd4uDwAAQBAJ
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2017-10-05T13:45:23+00:00


Diciotto

Noor era l’unica a essere ancora single tra le colleghe, che non riuscivano a fare a meno di punzecchiarla e cercavano sempre di sistemarla, in ogni occasione. Sia amici che parenti volevano trovarle un posto nella vita, forse per sentirsi anche loro al posto giusto. Noor non faceva lo sforzo di dare indicazioni per meglio orientare le loro scelte infelici o quello che credevano desiderasse. Farlo le sarebbe sembrato da maleducata e poi voleva continuare a sperare, avendone la possibilità, che prima o poi avrebbe trovato un uomo in grado di apprezzarla, sposarsi e iniziare a vivere.

«Tanti auguri se vuoi trovare un marito a San Francisco», aveva detto una volta un medico dell’ospedale dopo aver sentito dove abitava Noor. «E perché?», aveva chiesto lei.

A neanche quindici minuti dalla città, la gente era già omofoba. L’AIDS era una piaga che spaventava perfino il presidente, e Noor si intristiva vedendo i giovani cui prestava le sue cure andarsene inevitabilmente. Jerry, uno dei suoi pazienti, era il cameriere di un piccolo ristorante italiano che aveva portato a Noor il suo primo risotto alla milanese, stufo di vederla sempre ordinare i soliti noiosi spaghetti. L’idea di un piatto di riso cremoso non era attraente per un palato iraniano, le venivano i brividi all’idea di mangiare quel pastone a cena, ma alla fine cedette e da quella volta raramente ordinò ancora della pasta, trovando divini quei grani corti di riso al brodo e zafferano. Quando cercò di descrivere il piatto a Zod in una lettera, lui sostenne che si trattava del budino di riso allo zafferano persiano, di cui gli italiani si erano appropriati togliendo l’acqua di rose.

“Quella persiana è la madre di tutte le cucine”, le scrisse. “Ricordati, Noor, qualunque cosa tu mangi nasce prima in Iran”.

Di fatto, Zod faceva risalire tutto all’ingegnosità dell’impero di Ciro il Grande. Il suo patriottismo era disarmante, ma non insolito tra le comunità di emigrati che avevano trovato rifugio e prosperità nell’Iran prerivoluzionario. Noor condivise le considerazioni di Zod con Jerry, che si mise a ridere e la sfidò a raccontarlo a Umberto, lo chef, se ne aveva il coraggio.

Jerry non rimase a lungo al Kaiser, ma durante quel periodo Liam, il suo fidanzato, dormiva sulla sedia vicino al letto. Quando la madre di Jerry arrivò dall’Indiana, lei e Liam iniziarono a litigare su chi doveva fare la notte, rasare e lavare Jerry o pulirgli la bocca, Noor dovette fungere da arbitro. Il dolce Jerry, ormai ridotto a uno scheletro a parte la pancia grottesca effetto del medicinale che comunque non lo avrebbe salvato, la prendeva sempre in giro quando lo imboccava con cucchiaiate di risotto ordinato da Enrico, l’unico cibo che lui riusciva a ingoiare.

«Con tutti questi bei dottori, Noor, non mi dire che non sei ancora uscita con nessuno», le diceva dandole un colpetto col gomito ogni volta che spingeva la sua sedia a rotelle sulla terrazza soleggiata.

«Fare l’infermiera che dà l’appuntamento al dottore, come nelle soap opera ambientate in ospedale? No, grazie, Jerry!».

«Non siamo un po’ troppo la signorina-che-fa-la-difficile, mmm?»

«Non faccio la difficile.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.