Un cammino nella psicoanalisi by Massimo Recalcati

Un cammino nella psicoanalisi by Massimo Recalcati

autore:Massimo Recalcati [Recalcati, Massimo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788857545264
editore: edigita
pubblicato: 2017-11-10T23:00:00+00:00


Lacan-etico

Il terzo volto di Lacan è quello etico. È il volto che si manifesta nella centralità che assumono nella sua opera le figure del desiderio e del godimento. La figura del desiderio permette a Lacan di gettare un ponte fondamentale tra l’esperienza freudiana del soggetto dell’inconscio e la filosofia esistenzialista che egli fa risalire alla lettura kojèviana di Hegel. In questa prospettiva Lacan pensa il più radicalmente possibile il carattere strutturalmente leso dell’esistenza che aveva catalizzato in particolare il pensiero heideggeriano di Essere e tempo e quello sartriano de L’essere e il nulla. La figura del godimento sorge invece dalla propria pratica clinica che sempre più lo confronta con l’ostacolo del reale, con l’intraducibilità del sintomo, con la presa della ripetizione, con il limite della funzione simbolica della parola e dalla rilettura dell’“al di là del principio di piacere” di Freud e della nozione di Todestrieb (pulsione di morte).

Il Lacan-etico modera lo strutturalismo immanente al Lacan-matemico. Tanto quanto il Lacan-matemico esige la formalizzazione e la prova del concetto, il Lacan-etico insiste nel mantenere sempre la questione del soggetto al centro della scena. In un’epoca dove l’apologia della struttura sfiorava, come ammoniva giustamente in quegli stessi anni Enzo Paci, una specie di tentazione ontologica (identificare la struttura all’essere), Lacan, fedele innanzitutto alla lezione di Freud, non scorda mai neanche per un attimo l’eccentricità del soggetto rispetto all’azione deterministica della struttura.

Desiderio e godimento non sono categorie univoche e non solo perché mutano il loro significato nel corso del suo insegnamento. Il loro carattere plurale si deve invece pensare a partire dall’idea centrale che per Lacan il soggetto è essenzialmente decisione, possibilità di scelta, responsabilità irrevocabile. Il suo destino non è scritto una volta per tutte ma viene costantemente riscritto dall’esistenza nella sua esposizione al tempo. Non a caso una delle sue tesi più note dal punto di vista etico (“la sola colpa del soggetto è quella di cedere sul proprio desiderio”97) pone il soggetto di fronte alla responsabilità assoluta di assumere o meno il suo desiderio. Ne deriva che tanto quanto il Lacan-matemico ha di mira le costanti, le invariabili, gli elementi strutturali del discorso, il Lacan-etico ha invece il compito d’introdurre il soggetto del desiderio come ciò che scompagina queste armature logiche, come ciò che si svincola dalla presa assoluta della struttura, come elemento mancante della catena significante o come elemento a essa sempre in eccesso. In questo senso il Lacan-etico pensa la dimensione del soggetto come la dimensione cruciale della teoria psicoanalitica. Certamente si tratta di un soggetto che non è più imparentato con la nozione di sostanza, non è più vincolato a nessun Ideale di padronanza, non è un soggetto autosufficiente, causa di se stesso. Eppure, è proprio a questo soggetto che Lacan attribuisce una responsabilità irrevocabile. È il soggetto preso, diviso, lacerato tra desiderio e godimento, tra la trascendenza del desiderio come movimento di apertura verso l’Altro, come forza creativa e il godimento come spinta a ripetere sempre lo Stesso, come tendenza autistica, senza rapporti con l’Altro. Ma



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