Un ristretto in tazza grande by Federico Maria Rivalta

autore:Federico Maria Rivalta [Rivalta, Federico Maria]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
Tags: thriller
editore: Indipendente
pubblicato: 2013-08-14T22:00:00+00:00

CAPITOLO DODICI

La redazione del Mattino di Padova in cui lavoro è un salone con cinque o sei postazioni separate da divisori mobili.

Alle pareti del salone campeggiano dei megaschermi sintonizzati su diversi canali di informazione come Sky Tg24, CNN, Bloomberg, Al Jazeera e altri ancora. Tra il viavai di redattori, le telefonate dei colleghi e l’audio degli schermi, il rumore raggiunge livelli di inquinamento acustico pari a quello di un cantiere in autostrada. Tuttavia a dispetto delle apparenze quel frastuono in sottofondo favorisce la concentrazione e lo spirito d’iniziativa, o almeno dà l’idea che tutti siano estremamente attivi. Prima dell’arrivo di Grandi alla direzione, gli schermi alle pareti facevano tacita mostra di sé solo nell’ufficio del suo predecessore, che non ebbi mai il piacere di conoscere. Fui assunto dopo le sue dimissioni, ma venni comunque a sapere che quel direttore necessitava di orpelli lussuosi per rimarcare il fatto che fosse ai vertici della gerarchia rispetto alla bassa manovalanza rappresentata dai comuni cronisti come noi. Invece oggi quegli schermi trasferiti nel salone della redazione conferiscono vivacità a un ambiente al quale è richiesto, per usare parole di Grandi, del dinamismo venticinque ore su ventiquattro.

Dopo aver recuperato dalla mia vecchia postazione alcuni effetti personali per me di estremo valore quali uno spazzolino da denti ormai consunto, una targa ricordo per il mio primo articolo quando ero freelance, una fotografia di Mila e Newton e un posacenere con ghigliottina tagliasigari incorporata regalo di una mia vecchia fiamma, presi posto alla mia nuova scrivania. La cosa più difficile fu quella di riuscire a liberarmi di Piovesan che, nel tentativo di strapparmi informazioni riservate sul caso, aveva messo in campo tutte le possibili strategie del buon venditore di spazzole. Passò dalla velata minaccia di negarmi la poltroncina girevole, molto più fashion di quella fissa, fino all’appello ai miei sentimenti paterni nei confronti di un collega che da solo stava tentando di esorcizzare l’inevitabile eclissi del giornale dovuta alla concorrenza di internet. E questo era anche il motivo per cui Piovesan stava cercando di convincermi a scrivere per la cronaca: avevamo le notizie giuste per aumentare le vendite del nostro giornale, almeno per quel periodo.

Benché fossero quasi le otto di sera, come d’abitudine la redazione era ancora animata e io avrei voluto cominciare a fare ricerche in internet per cercare di recuperare almeno in parte il gap di informazioni che avevo con Giulia e il resto delle persone coinvolte nel caso, assassino incluso. Dopo gli interessati auguri di benvenuto e le casuali richieste di informazioni a opera dell’ennesimo collega di turno, decisi di rimandare quella ricerca al giorno seguente.

Prima di uscire chiamai Enrico, capocuoco e gestore della ristorazione al golf club Frassanelle, per sapere se il ristorante del club fosse ancora aperto. Uno dei punti di forza del club è sicuramente il suo ristorante: la ricerca di piatti differenti, se non addirittura sofisticati, rispetto all’offerta enogastronomica della zona tradizionalmente povera di fantasia e incentrata su pollo, galletto e cacciagione varia, lo rende attraente in modo irresistibile. Se

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