Una barca nel bosco by Mastrocola

Una barca nel bosco by Mastrocola

autore:Mastrocola [Mastrocola]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-09-19T19:38:32+00:00


un'esperienza, è importante che i figli nella vita facciano esperienza...

Riprendiamo il tram, muti. Lei offesa perché io non ho capito che lei lo fa per il mio bene. E io... be', lasciamo stare.

Invece colpo di scena. La Cerutti cioè Cerbiatti chiama alla cattedra me e Cartonzi Federico e dice a lui che, siccome io non ho il computer, lui potrebbe farmi andare a casa sua ogni tanto per usare il suo. Lui dice sì. Io mi sento risucchiare le viscere dal pavimento. Ma non basta. Si alza la secchia Mirandola Marcella e dice stridula: Mi scusi, professoressa, ma ci sarebbe anche la sala computer per chi non ha il computer...

E soffocarla nella culla?

«Ma no, ti ringrazio, Mirandola, ma sai» risponde la Cerbiatti, «fa molto più socializzante se vi trovate tra compagni il pomeriggio. » Grazie. Vorrei trovare chi l'ha spifferato alla Cerbiatti che io non ho il computer. Credo sia il momento più brutto della mia vita, almeno scolastica.

Poi vengo a sapere com'è andata veramente la faccenda: mia zia è andata a parlare alla Cerbiatti. Non ci posso credere! No-tare che zia Elsa non esce mai di casa, a parte a mezzogiorno per la spesa e il sabato sera per andare a messa a Santa Rita.

«Visto che tua madre non ha ottenuto niente con questi computer...» mi ha poi spiegato. Quindi ha preso addirittura il tram, e sono sicuro che si è messa anche il suo orologino «me-ga » al polso. Ha trovato il mio liceo, si è fatta chiamare la Cerbiatti, che non era neanche nella sua ora di ricevimento e soprattutto non si chiama Cerbiatti, e quindi la bidella le ha detto: Signora, qui non c'è nessuna Cerbiatti... E tre ore per capire che la Cerbiatti in realtà è la Cerutti, bella figura che mi ha fatto fare, e poi finalmente ha ottenuto di parlarle e le ha spiegato che siamo tutti felici degli scambi culturali, che sono tanto una buona cosa e anche mio padre dall'isola manda a dire che è contento, però io non ho il computer e quindi trovi lei, che è l'insegnante, una soluzione. Capito?

Non so, mi turba questa mia zia Elsa che sembra un parallelepipedo inerte e poi invece se ne va per il mondo ed è anche 133

l'unica che risolve i problemi, ad esempio ti trova la cintura di pesce, ecco, non la capisco questa sua seconda vita, è un po' co-me avere un agente segreto in casa. Vestito da vecchia zia.

Comincio ad andare da Cartonzi una volta alla settimana, il mercoledì dopo ginnastica.

Cartonzi abita in corso Duca degli Abruzzi, al secondo piano. Di sotto si vedono le chiome enormi dei platani del controviale. Suo padre è avvocato e sua madre pediatra. In casa loro si parla sempre piano, e si mettono i pattini per non rigare la cera dei pavimenti: è una famiglia ovattata.

Anch'io appena entro devo mettermi quei due rettangoli di feltro sotto i piedi e pattinare per la casa come fosse un lago ghiacciato. « Sai, questa è una



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