Una relazione sconveniente - Improper Series (eLit) (Italian Edition) by Juliana Ross

autore:Juliana Ross [Ross, Juliana]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Romance, Two hours or more (65-100 pages), Foreign Languages, Italian, Literature & Fiction, Foreign Language Fiction
editore: HARLEQUIN MONDADORI
pubblicato: 2015-07-29T22:00:00+00:00

5

Partì il mattino seguente, prima di colazione. I primi quindici giorni trascorsero sereni, in fondo mi aveva detto che sarebbe stato via soltanto un paio di settimane. Durante il giorno mi tenevo occupata con i lavori che mi affidava la zia. Nessuno, per fortuna, aveva notato che spesso ero in preda a vere e proprie fitte di desiderio.

Quando sentivo premere il tessuto della biancheria contro il sesso mi si accorciava il fiato e, per nascondere la smania, mi affrettavo a coprire tutto con un colpo di tosse. Ben presto mi ritrovai a tossire con tanta frequenza che la zia mi costrinse a bere lo sciroppo contro il catarro, una delle esperienze più sgradevoli che abbia dovuto affrontare.

Per non parlare del tormento procurato dallo sfregamento della camicia contro i capezzoli. A ogni minimo movimento li sentivo indurirsi contro il lino, e così mi tornavano in mente le immagini di Leo che li succhiava, stuzzicava e accarezzava. Per quanto cercassi di tenere la mente occupata non riuscivo a pensare ad altro.

In un primo momento avevo rinunciato a masturbarmi come mi aveva mostrato Leo, certa di poter resistere fino al suo ritorno.

Tuttavia, dopo la terza e la quarta settimana senza ricevere notizie, fui sopraffatta dall’angoscia e dal desiderio represso. Che si fosse già stancato di me? Forse si era trovato una nuova amante: una donna più esperta che avrebbe saputo soddisfarne le voglie.

Di lì a poco iniziai a svegliarmi nel cuore della notte con le lenzuola e la camicia aggrovigliate tra le gambe e il centro della sessualità vibrante di desiderio. Incapace di sopportare a lungo quel tormento decisi di mettere in pratica le lezioni di Leo. Non appena l’oscurità, il silenzio e il gelo calavano sulla grande dimora, notte dopo notte, mi rifugiavo sotto le coperte e, con gli occhi chiusi, cominciavo a sognare.

Mentre mi toccavo ripensavo alla sensazione del pene tra le dita e le labbra e alla bocca di Leo che mi leccava e succhiava tra le gambe fino allo svenimento. In quelle fantasie io ero Ida e lui mi prendeva sul tavolo della biblioteca. Dopo avermi spogliato mi possedeva con spinte energiche. E così, notte dopo notte, mi procuravo l’orgasmo pensando a Leo.

Tuttavia, dopo i primi attimi di appagamento, mi ritrovavo sola in quella stanzetta gelida e piena di spifferi a rabbrividire nel letto. Leo mi mancava da morire. Non mi ero mai sentita tanto abbandonata.

Avevo oramai rinunciato a sperare di rivederlo quando infine tornò.

Il rientro di Leo mi colse del tutto impreparata, non ne avevo avuto notizia né presentimento. Un mattino, me lo ritrovai a colazione come se niente fosse. Erano passati trentotto giorni da quando se ne era andato. Mi ignorò, come mi ero aspettata, ma forse i sentimenti che provava nei miei confronti erano cambiati.

Mormorai un buongiorno, feci un inchino alla marchesa e mi sedetti in disparte. Presi una fetta di pane tostato dal portapane, spalmai un sottilissimo velo di marmellata e cercai di mangiare il più in fretta possibile, buone maniere permettendo.

Non osavo guardare Leo ma ne avvertivo chiaramente la presenza come se mi fosse seduto accanto.

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