Una Serie Di Sfortunati Eventi (13) - La Fine by Lemony Snicket

Una Serie Di Sfortunati Eventi (13) - La Fine by Lemony Snicket

autore:Lemony Snicket [Snicket, Lemony]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Salani
pubblicato: 2006-10-12T16:00:00+00:00


C A P I T O L O

Nono

L'espressione 'all'oscuro', come sono certo che sapete, può riferirsi non solo a un ambiente oscuro, ma anche agli oscuri segreti di cui si può essere ignari. Ogni giorno, il sole tramonta su tutti quei segreti, e pertanto in un modo o nell'altro tutti quanti si ritrovano all'oscuro. Se state prendendo il sole in un parco, per esempio, ma non sapete che un cofanetto chiuso a chiave è sepolto a quindici metri sotto la vostra coperta, allora siete all'oscuro anche se non lo siete; ma invece, se state facendo una passeggiata notturna, sapendo perfettamente che diverse ballerine vi inseguono, allora non siete all'oscuro anche se di fatto ci siete. Naturalmente, è sempre possibile essere all'oscuro stando all'oscuro così come non essere all'oscuro non stando all'oscuro, ma al mondo ci sono talmente tanti segreti che probabilmente si è sempre all'oscuro di una cosa o l'altra, sia che ci si trovi all'oscuro stando all'oscuro o all'oscuro non stando all'oscuro, nonostante il sole possa calare così in fretta che si può essere all'oscuro di stare all'oscuro, solo per poi guardarsi intorno un attimo dopo e ritrovarsi non più all'oscuro di stare all'oscuro ma comunque state all'oscuro, non solo a causa dell'oscuro ma a causa delle ballerine, che non sono all'oscuro dell'oscuro ma nemmeno sul cofanetto chiuso a chiave, anche se voi non siete più all'oscuro dell'oscuro, ma di fatto siete all'oscuro dell'oscuro, anche se non lo siete, e di fatto potete cadere nella buca scavata dalle ballerine, che è oscura e sta all'oscuro.

Gli orfani Baudelaire, naturalmente, erano stati molte volte all'oscuro prima di incamminarsi nell'oscurità oltre il declivio, all'altro capo dell'isola, dove l'arboreto custodiva i suoi molti segreti. C'era stata l'oscurità della lugubre casa del Conte Olaf, e l'oscurità del cinema dove lo zio Monty li aveva portati a vedere un film meraviglioso dal titolo Zombie nella neve. C'erano state le nuvole oscure dell'uragano Herman che spazzava il Lago Lacrimoso, e l'oscurità della Foresta Finita quando un treno li aveva portati a lavorare alla Segheria Ciocco Fortunato. C'erano state le notti oscure che i ragazzi avevano trascorso alla Prufrock Preparatory School, partecipando al programma di allenamento CRAMPO, e le oscure scalate su per il pozzo dell'ascensore al 667 di Viale Oscuro. C'era stata l'oscura cella di prigione in cui i ragazzi avevano trascorso qualche tempo durante il loro soggiorno al Villaggio dei Fanatici, e il cofano oscuro della macchina del Conte Olaf, che li aveva portati dall'Heimlich Hospital all'entroterra, dove li attendevano le tende oscure del Carosello Caligari. C'era stata una fossa oscura che avevano scavato sui Monti di Mano Morta, e il cunicolo oscuro che avevano attraversato per salire a bordo del Queequeg, e l'atrio oscuro dell'Hotel Climax, dove avevano pensato che i loro giorni oscuri fossero finiti. C'erano gli occhi oscuri del Conte Olaf e dei suoi complici, e i taccuini oscuri dei trigemini Pantano, e tutti gli oscuri passaggi segreti che i ragazzi avevano scoperto e che portavano a casa Baudelaire, fuori dalla biblioteca dell'archivio e al quartiere generale di V.



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