Una vita come tante by Hanya Yanagihara

autore:Hanya Yanagihara
La lingua: ita
Format: epub, azw3
editore: Sellerio editore Palermo
pubblicato: 2015-12-31T16:00:00+00:00

V

Gli anni felici

1

C’era stato un giorno, un mese circa dopo aver compiuto trentotto anni, in cui Willem si era reso conto di essere famoso. In un primo tempo la cosa lo aveva turbato meno di quanto avrebbe immaginato, forse perché si era sempre considerato tale, in un certo senso: lui come anche JB. Capitava spesso che si trovasse Downtown, con Jude, per esempio, e che incrociassero qualcuno che Jude conosceva già. A quel punto, l’amico lo presentava: «Aaron, conosci Willem?». E l’Aaron di turno rispondeva puntualmente: «Ma certo, Willem Ragnarsson! Chi non conosce Willem?». Tutto questo però non aveva niente a che fare con il mestiere di attore: era più probabile che fosse uscito con la sorella dell’ex compagno di stanza di Aaron ai tempi di Yale, o che un paio d’anni prima avesse tenuto un reading per l’amico del fratello di un amico di Aaron, che scriveva per il teatro; o che magari Aaron, il quale era un artista, avesse esposto le sue opere in una mostra collettiva insieme a JB e Asian Henry Young, e lo avesse incontrato al party dopo l’inaugurazione. New York City, dietro la sua patina adulta, era in realtà un prolungamento del college, dove tutti conoscevano lui e JB: sembrava quasi che l’Hood fosse stato preso in blocco da Boston e sparpagliato nel raggio di pochi isolati, a cavallo tra Manhattan e Brooklyn. Loro quattro parlavano... be’, se non alle stesse persone, quanto meno allo stesso genere di persone che avevano frequentato durante il college, e in quel regno di artisti, attori e musicisti era del tutto ovvio che Willem fosse conosciuto, perché lo era sempre stato. Non era un mondo particolarmente vasto, e tutti conoscevano tutti.

Tra loro quattro soltanto Jude, e in una certa misura Malcolm, sapeva che cosa significasse vivere in un altro mondo, il mondo reale, popolato di persone che si concentravano sugli aspetti essenziali dell’esistenza: adottare leggi, insegnare, guarire la gente, risolvere problemi, gestire denaro, vendere e comprare (la cosa più sorprendente, aveva sempre pensato Willem, non era che lui conoscesse Aaron, ma che fosse Jude a conoscerlo). Subito prima di compiere trentasette anni, aveva accettato un ruolo in un piccolo film intitolato Il tribunale dei sicomori, nel quale recitava la parte di un avvocato di un piccolo paese del Sud che decideva di svelare la propria omosessualità. Aveva scelto di partecipare per poter lavorare con l’attore che avrebbe impersonato suo padre, per il quale nutriva una grande ammirazione e che nel film era taciturno e a tratti sprezzante, un uomo che disapprovava le scelte di suo figlio e che, travolto dalla propria delusione, perdeva ogni traccia dell’antica gentilezza d’animo. Per prepararsi al meglio, aveva chiesto a Jude di spiegargli che cosa facesse esattamente per tutto il giorno, e ascoltando le sue risposte si era intristito al pensiero che l’amico, un uomo che Willem aveva sempre considerato brillante al di là della sua comprensione, trascorresse la propria vita immerso in un lavoro così palesemente noioso, l’equivalente intellettuale delle pulizie di casa: rassettare, lavare e stirare, per poi ricominciare ogni giorno daccapo.

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