Unwind. La Divisione by Neal Shusterman

autore:Neal Shusterman
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Juvenile Fiction, General
ISBN: 9788858502198
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2010-11-30T23:00:00+00:00

28

RISA

Risa non sa come se la passino nella cassa di Connor. Dà per scontato che i maschi parlino di cose da maschi, quali che siano. Non può sapere che in quella cassa è andata in scena una replica di ciò che è successo nella sua e in quasi tutte le altre casse nella stiva. Paure, brutti presentimenti, domande mai espresse ad alta voce, storie mai raccontate prima. Certo, i dettagli cambiano, come cambiano i protagonisti, ma il succo è lo stesso. Nessuno discuterà mai più quegli argomenti e neanche ammetterà di averli mai discussi, e proprio per questo si sono creati legami indissolubili. Risa ha viaggiato con una ragazza sovrappeso e dalle lacrime facili, con un’altra che è schizzata perché senza nicotina da una settimana e con una terza che, come lei, era sotto tutela dello stato ed è stata sacrificata ai tagli di bilancio.

– Siamo proprio uguali – le ha detto Tina a un certo punto del volo. – Potremmo essere gemelle –. Anche se Tina è ombra, Risa deve ammettere che è vero. È consolante sapere che ci sono altri nella stessa situazione, ma la inquieta pensare che la sua vita sia solo una fra migliaia di copie pirata. Sì, i dividendi che arrivano dai vari OrfSta hanno tutti facce diverse, ma per il resto le loro storie sono identiche. Condividono perfino lo stesso cognome e Risa maledice sottovoce chi ha deciso, un giorno, che dovessero tutti chiamarsi Ward, dalla denominazione ufficiale di ward of the state, come se esserlo non fosse già un marchio d’infamia sufficiente.

L’aereo atterra. Loro aspettano.

– Ma quanto ci mettono? – dice quella senza nicotina, impaziente. – Non ce la faccio più!

– Forse ci spostano su un camion. O su un altro aereo – risponde quella grassa.

– Spero di no – interviene Risa. – Qui dentro non c’è rimasta aria per un altro viaggio.

C’è un rumore, gente all’esterno della cassa. – Ssst! – bisbiglia Risa. – Ascoltate! –. Passi, tonfi. Sente delle voci, anche se non riesce a capire che cosa dicano. Poi qualcuno toglie i sigilli e apre appena uno dei lati della cassa. Entra aria calda e secca. Dopo ore e ore di buio, la lama di luce che filtra dalla stiva sembra splendere come il sole.

– State tutti bene, lì dentro? –. Non è un Mimetico. Risa se ne accorge subito, perché la voce è troppo giovane.

– Sì, stiamo bene – risponde. – Possiamo uscire?

– Non ancora. Prima dobbiamo finire di aprire le altre casse, per dare un po’ d’aria fresca a tutti –. Da quello che Risa riesce a vedere, è solo un ragazzo della sua età, forse anche più giovane. Porta una canottiera beige e pantaloni cachi. È sudato e ha le guance abbronzate. No, non solo abbronzate, ma ustionate.

– Dove siamo? – gli chiede Risa.

– Al cimitero – risponde lui prima di andare ad aprire la cassa accanto.

In pochi minuti il lato socchiuso della cassa viene aperto completamente e loro sono libere. Risa resta un attimo a osservare le sue compagne di viaggio.

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