Verità per verità by Roberto Concu

autore:Roberto Concu [Concu, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788886109871
Google: pA_dPQAACAAJ
Amazon: 8886109873
editore: Il Maestrale
pubblicato: 2005-01-01T00:00:00+00:00

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sapientemente attrezzato. È soddisfatta di tutto que-fatto un po’ di spesa al centro commerciale poco disto, ma non può dire di essere felice.

stante, evitando di passare davanti alle edicole lungo la Ha atteso il giorno prima di trasferirsi per dire a Cel-strada - una proprio di fronte all’ingresso di casa, dal-so che sarebbe andata via, e che non sarebbe potuta l’altra parte della strada, un’altra nella galleria del cen-stare più con Manu - a giocare con lei, a portarla alla tro commerciale. Non riusciva a pensare ad altro, ma scuola, a disegnare insieme, a vagare mano nella mano non tanto all’uccisione di Giommaria Dore quanto ad in giro per la città - a Manu no, non ha avuto il coraggio Anna e al fratello Lorenzo, e soprattutto alla loro ma-di dirlo direttamente, ma la bambina doveva aver capi-dre. Era proprio come aveva detto a Celso: i Messa non to che qualcosa sarebbe cambiato, e l’ultima volta che avevano pace, passavano da una disgrazia all’altra, la l’aveva riportata a casa dalla scuola - il pomeriggio, pri-malattia della madre, appunto, ora l’omicidio nel loro ma di andare nella nuova casa - Manu l’aveva abbrac-ovile. E prima ancora Bibi…

ciata stretta, lei le aveva accarezzato i capelli mentre le Quando era ritornata a casa, Neria si era accorta di lacrime della bambina le bagnavano il collo. Poi era aver dimenticato le chiavi in casa, e aveva citofonato corsa tra le braccia di Celso che aveva cercato di conso-più volte senza ottenere risposta. Così era ricorsa al larla a sua volta, e Neria era andata via con la morte in portiere, che l’aveva accompagnata su in ascensore e cuore, ma con la consapevolezza di non essere ancora poi sino all’ingresso dell’appartamento.

pronta a condividere la vita con loro.

Appena entrata, aveva chiamato Anna ad alta voce, In realtà, la decisione di Neria di cambiare casa era cercandola prima nel bagno, poi nella sua camera. La stata affrettata soprattutto dal comportamento di An-stanza era immersa nel buio, la finestra chiusa e la ser-na, e lei poteva anche capirlo dopo quello che era suc-randa abbassata, il letto sfatto e il pigiama afflosciato cesso a Pala Mortis. Ma la situazione tra loro due si era sul tappeto, alcuni indumenti erano buttati sulla scri-fatta sempre più insostenibile di giorno in giorno, e lei vania e sulle sedie, l’armadio spalancato. Sul pannello alla fine non riusciva più a vivere nella stessa casa con di fondo del mobile aveva scorto una fotografia dall’a-un’Anna che non riconosceva più.

ria familiare. Si era avvicinata. A stento aveva riconosciuto la madre di Anna. La donna aveva un viso ossuto e pallido, la pelle tirata sugli zigomi arrossati, e uno La mattina in cui Celso le aveva detto al telefono del-sguardo trasognato che cadeva come per caso dalle iri-l’omicidio di Giommaria Dore, era uscita di casa, aveva di celesti, sbarrate e assenti. I capelli neri erano tirati

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sulla fronte da un cerchietto rosa, che le dava un’aria vanitosa ed eterea.

Infine era andata in cucina. Anna non era in casa.

Sembrava

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