Vian Boris - 1962 - La schiuma dei giorni by Vian Boris

Vian Boris - 1962 - La schiuma dei giorni by Vian Boris

autore:Vian Boris [Vian Boris]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Classics
ISBN: 9788871685618
Google: 9oM4cgAACAAJ
editore: Marcos y Marcos
pubblicato: 2011-01-14T23:00:00+00:00


32

Colin correva con tutte le sue forze, e davanti ai suoi occhi le persone si piegavano lentamente, per poi cadere lunghe distese sul selciato, come birilli, con quello strusciare moscio che può fare un cartone, se lasciamo che si adagi per terra.

E Colin correva, correva, l’angolo acuto dell’orizzonte, stretto tra due file di case, si precipitava verso di lui. Sotto i suoi passi la notte calava. Una notte nera d’ovatta, amorfa e inorganica, e il cielo era senza colore, un soffitto, un altro angolo acuto, Colin correva verso la cima della piramide, con il cuore che gli si fermava per qualche sezione di notte meno nera, ma prima della sua c’erano ancora tre vie.

Chloe riposava, luminosa, sul bel letto delle loro nozze. Aveva gli occhi aperti ma respirava male. Con lei c’era Alise. Isis stava aiutando Nicolas che preparava, seguendo Gouffé, un infallibile ricostituente, e il topo triturava con i suoi denti aguzzi un po’ di granelli di un’erba per la tisana destinata al capezzale dell’ammalata.

Ma Colin non sapeva, Colin correva, e aveva paura, perché non basta stare insieme tutto il giorno, bisogna sempre aver paura, chissà, un incidente, forse una macchina l’ha investita, sarà immobilizzata a letto e non potrò vederla, mi impediranno di entrare, ma allora credete forse che io ho paura per la mia Chloe, la vedrò anche se non volete, ma no, Colin, sta’ fuori. Forse è soltanto ferita, forse domani già non avrà più nulla, andremo a fare un giro al Bois, a rivedere quella panchina, le tenevo la mano e i suoi capelli toccavano i miei, il cuscino profuma di lei. Io tutti i giorni prendo il suo cuscino, e la sera litigheremo ancora, lei dice che il mio cuscino è troppo imbottito, che anche sotto la testa resta troppo gonfio, e allora poi io me lo riprendo, così ha l’odore dei suoi capelli. Non sentirò mai più il dolce odore dei suoi capelli.

Il marciapiede gli si parò davanti. Colin lo superò con un balzo da gigante, abitava al primo piano, salì, aprì la porta e tutto era calmo e tranquillo, non c’era gente vestita di nero, non c’erano preti, i disegni grigiazzurri dei tappeti se ne stavano fermi in pace. Nicolas gli disse: “Niente di grave” e Chloe sorrise, era felice di rivederlo.



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