Vita di Napoleone by stendhal

Vita di Napoleone by stendhal

autore:stendhal [stendhal]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: no cover, italiano, archivio italiano
ISBN: 9788842548096
Google: 0sBvkQEACAAJ
pubblicato: 2011-11-15T10:01:08+00:00


46 - Ancora sull'amministrazione Un piccolo comune di campagna volle, nel 1811, utilizzare circa sessanta franchi di cattive pietre scartate dall'ingegnere incaricato della costruzione di una grande strada. Furono necessarie quattordici decisioni del prefetto, del sottoprefetto, dell'ingegnere e del ministro. Finalmente, dopo pene incredibili ed un grandissimo daffare e a undici mesi dalla domanda, l'autorizzazione venne; si trovò che le cattive pietre erano già state utilizzate per riempire alcune buche della strada. Un impiegato, necessariamente ignorante e mantenuto con grandi spese dello Stato in qualche angolo di un 31 ministero, decideva, a Parigi e a duecento leghe dal comune, un affare che tre delegati di villaggio avrebbero risolto nel modo migliore in due ore. Non si poteva ignorare un fatto così evidente e che si ripeteva cinquecento volte al giorno.

Ma la cosa più importante era di avvilire il cittadino, soprattutto impedendogli di deliberare, abitudine abominevole che i francesi avevano contratto ai tempi del giacobinismo. Senza queste gelose precauzioni, avrebbe potuto diffondersi anche quell'altro mostro, aborrito da tutti i governi che si sono succeduti alla testa della Francia e di cui ho già parlato, vale a dire lo spirito pubblico.

Ecco la causa dell'enorme lavoro che uccideva i ministri dell'imperatore. Parigi voleva prendersi la briga di digerire per tutta la Francia. Bisognava far risolvere gli affari di tutta quanta la Francia da persone che, quand'anche fossero state delle aquile, li ignoravano necessariamente. Ora, l'esistenza che conduce un impiegato, tende necessariamente ad inebetirlo. Il suo compito principale, quando inizia la carriera in un ufficio, è quello di avere una bella scrittura e di saper usare la ceralacca. Tutto il resto della sua carriera congiura a fargli impiegare costantemente la forma per la sostanza. Se è riuscito ad assumere una certa aria di importanza, non gli manca niente. Tutti i suoi interessi lo portano a favorire chi parla senza sapere. Testimonio e vittima dei più miserabili intrighi, l'impiegato riunisce i vizi delle corti a tutte le cattive abitudini della miseria, nella quale vegeta due terzi della sua vita. Ecco le persone in braccio alle quali l'imperatore gettò la Francia; ma, così, poteva disprezzarle. L'imperatore voleva far governare la Francia da impiegati a milleduecento franchi di stipendio. L'impiegato faceva il progetto e l'orgoglio del ministro lo faceva passare.

Una cosa che ben descrive l'epoca sono le spese d'acquisto della carta, per conto di ciascun ministero: esse raggiungono veramente l'incredibile. Per lo meno altrettanto incredibile è la quantità di lavoro inutile, e necessariamente cattivo, che facevano quei disgraziati ministri e quei poveri prefetti. Per esempio, uno degli affari più importanti era quello di scrivere di propria mano tutti i rapporti e anche le varie copie del medesimo rapporto, per i diversi ministeri; e più essi lavoravano in codesta maniera e più il dipartimento andava in malora. Il dipartimento che andava meglio in Francia era quello di Magonza, dove era prefetto Jean Debry, che si prendeva apertamente gioco della burocrazia ministeriale.

47 - Sullo stesso argomento Qual era dunque il merito di questa amministrazione imperiale così rimpianta in Francia,



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