Vivere per volare by Chuck Yeager

autore:Chuck Yeager [Yeager, Chuck]
Format: epub
Tags: biografia
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

PARLA GLENNIS YEAGER

Le acclamazioni finirono per cambiare Chuck. Non avevamo mai parlato seriamente di quanto il muro del suono avesse cambiato la nostra esistenza, ed era giusto poiché, per quanto riguardava la vita di tutti i giorni, era come se non fosse successo nulla. Chuck rimaneva fuori casa più spesso per tenere conferenze, cosa che non gli piaceva molto, benché alla fine fosse diventato bravo anche in questo. Chuck era Chuck e la gloria non significava niente per lui. Quello che lo stimolava erano le cose che gli interessavano davvero. La pesca, ad esempio. Gli piaceva molto uscire in barca sull'oceano o andare a pesca di rane sul fiume Mud o, ancora, pescare nei laghi e nei torrenti, o campeggiare presso laghi inaccessibili per prendere le trote dorate, portandosi la tenda sullo zaino. Aveva centinaia di modi di pescare: al salmone, ai granchi, a tutto purché fosse una sfida e qualcosa di diverso. Gloria significava per lui comparire in pubblico e portare la cravatta. Cose che odiava.

Ormai portava spesso la cravatta in giro per il paese a beneficio dell'aeronautica, ricavandone molta amarezza. Eravamo vissuti nel deserto per oltre due anni e l'aeronautica insisteva ancora nel considerarlo in assegnazione temporanea, il che significava non avere diritto all'alloggio di servizio. Intanto, non molto tempo dopo che Chuck aveva infranto il muro del suono, restai incinta di Sharon. Presto saremmo stati in cinque ammucchiati nella casa di fango con un'unica camera da letto. Cercammo dappertutto, ma il meglio che riuscimmo a trovare fu un buco a sessanta chilometri dalla base, al Wagon Wheel Ranch. La casa era malridotta e il vento fischiava attraverso tutte le fessure, ma aveva due camere da letto. Nelle notti d'inverno là fuori nel deserto la temperatura scendeva un bel po' sotto lo zero e quasi ci congelavamo. Attingevamo l'acqua con la pompa di un aeromotore e il nostro vicino meno distante era a più di venticinque chilometri. Davanti a casa passava un'unica strada: una pista piena di buche che finiva in una miniera d'argento abbandonata.

Vivevo nel terrore di restare laggiù senza pane o latte, perché il negozio più vicino era a un'ora e mezzo di automobile tra andata e ritorno. A Chuck occorreva quasi altrettanto per pendolare tutti i giorni su e giù tra la casa e il luogo di lavoro. Era davvero tremendo e noi ci sentivamo molto provati. Non ne potevo più. Pancho ci aveva regalato il cucciolo di un dalmata, e un giorno i miei due bambini si allontanarono senza che me ne accorgessi. Avevo il cuore in gola all'idea dei due bambini smarriti nel deserto. Corsi fuori tra i cespugli e gli alberi di yucca, in preda al panico perché in quel terreno ondulato qualsiasi cosa bassa sfuggiva alla vista. Infine vidi la coda bianca del cucciolo muoversi là in fondo: così li ritrovai.

Ero molto stanca di non avere mai contatti con adulti durante tutta la giornata. Ero sempre sola con i bambini e la radio. Ancora non c'era la televisione, altrimenti sarei sicuramente diventata una maniaca di telequiz.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.