Volendo te by Jennifer Probst

autore:Jennifer Probst
La lingua: ita
Format: mobi, azw3, epub
Tags: Romance, General, Fiction
ISBN: 9788867003709
editore: Corbaccio
pubblicato: 2017-07-04T22:00:00+00:00

Capitolo ottavo

«Gli esquimesi hanno cinquantadue termini

per indicare la neve, perché per loro essa è molto speciale:

ce ne dovrebbero essere altrettanti per l’amore.»

Margaret Atwood

«Avevi ragione sui fiori», disse Luke.

Connor stava guidando verso l’ultima tappa della serata, usando cautela nonostante le sue gomme avessero un grip più che affidabile. Essendo la prima volta che aveva un bambino a bordo, era ancora più prudente del solito.

«Te l’ho detto, alle donne piace sentirsi apprezzate. Soprattutto alle mamme, e soprattutto il giorno di San Valentino. Che però, devo essere sincero, non è la mia festa preferita.»

«Nemmeno la mia. Natale è molto meglio.»

Connor rise. «Sì, Natale è mitico. Ci manca l’ultimo vialetto, poi la tua libertà vigilata finisce e dovrò riportarti a casa. Te la sei cavata bene.»

Luke era molto orgoglioso. Connor pensava che sarebbe stata una tortura dover intrattenere un ragazzino per tutta la serata, invece si era rivelato un’ottima compagnia. Era spiritoso e lavorava sodo senza protestare. Spalare vialetti e gradini metteva a dura prova dei muscoli che molti suoi coetanei non avevano più, perché ormai il loro esercizio fisico era limitato ai videogame. Inoltre andava anche bene a scuola. Gli ricordava così tanto Nate.

«È questo che fai di lavoro?» domandò Luke.

«No, è solo un extra. Lavoro nel ramo costruzioni. In questo periodo sono nel team che sta costruendo il Tappan Zee Bridge.»

«Davvero? Che bello! Vai anche sulla gru?»

«Ogni tanto. Il più delle volte è un lavoro duro e ripetitivo, che spesso tocca fare al gelo o con il caldo. Certi giorni è davvero noioso, ma a me piace lavorare con le mani e vedere le strutture nascere e crescere dal nulla.»

«Come mai va a lezione dalla mamma, se hai già un lavoro?»

Connor affrontò la curva e alzò un poco il riscaldamento. «Voglio diventare un manager, ma ci vuole la laurea. Non commettere il mio stesso errore. Vai al college, dopo il liceo. Quando si arriva alla mia età, ricominciare a studiare è durissima.»

Luke parve rifletterci su. «La mamma dice sempre che le cose si fanno quando è il momento giusto. Si vede che quando eri più giovane non era il tuo momento di andare al college.»

Questa semplice accettazione del destino lo riappacificò con se stesso. Le parole di Ella, sebbene pronunciate da suo figlio, lo avvolsero come una coperta calda. Non avrebbe mai dimenticato la sua faccia mentre gli raccontava del suo ex che se n’era andato. La sua tristezza e la sua rassegnazione gli avevano fatto venire voglia di consolarla con un abbraccio. Doveva essere terribile per una donna sentirsi dire dal marito che non era più amata. Quell’idiota aveva piantato in asso una splendida famiglia e, a quanto pareva, se ne fregava persino di Luke. Nonostante avesse il cuore spezzato e non si fidasse più del mondo, Ella gli sembrava molto più completa di qualunque altra donna avesse mai frequentato. Era sincera, autentica e intelligente. E soprattutto era forte. Riusciva a gestire tutto e stava allevando un ottimo ragazzo.

Più cose scopriva di lei, più gli piaceva. Sotto quell’aspetto trascurato batteva il cuore di una leonessa.

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