Walker Saskia - 2010 - Sortilegio D'Estate by Walker Saskia

Walker Saskia - 2010 - Sortilegio D'Estate by Walker Saskia

autore:Walker Saskia
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Erotico
ISBN: 9788861836457
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


14

«Che bella giornata!»

A quella esclamazione improvvisa, Zoe trasalì e staccò le dita dalla ringhiera a cui si era aggrappata. La voce che aveva sentito inaspettatamente accanto a sé l’aveva strappata repentinamente alla sua visione.

Si voltò e vide Crawford, che si era fermato al suo fianco e aveva lo sguardo puntato verso il porticciolo.

«Ti godi il panorama?» le chiese, disinvolto.

Zoe lo guardò e notò che aveva gli occhi lucenti, intensi. Le era parso che il suo tono fosse allusivo, ma forse era stata solo una sua impressione.

Faticava a tornare al presente, perché la visione l’aveva travolta. Le immagini vivide che si erano materializzate davanti ai suoi occhi fino a pochi istanti prima l’avevano suggestionata profondamente, nella mente e nel corpo.

«Sì» rispose senza fiato, come se avesse corso. Sentiva una fitta di desiderio nel ventre. In quel momento sarebbe stata più che lieta di seguire Crawford in una stanza chiusa per sfogare la sua eccitazione. La visione dell’amplesso tra Annabel ed Ewan era stata così realistica che Zoe avvertiva un calore intenso tra le cosce e una pulsazione intima, profonda.

Crawford le era vicinissimo e la fissava con un abbozzo di sorriso ironico. Zoe era sicura che stesse ripensando al loro incontro bollente del giorno prima.

«Allora passo a prenderti alle sette» le disse. Zoe lo fissò con sguardo vacuo, e Crawford precisò: «Per andare alla festa al Silver Birch. Lo avevi dimenticato?».

«Certo che no» mentì lei. Le era completamente sfuggito di mente. Con un certo disagio, si rese conto di non averne fatto parola con Grayson. Gli sarebbe dispiaciuto che lei avesse accettato l’invito di un altro?

Con la coda dell’occhio vide un movimento ai margini del suo campo visivo. Si voltò in direzione dell’ufficio postale e vide Elspeth sulla soglia che agitava una mano in segno di saluto. Le sorrise ed Elspeth ricambiò il suo sorriso.

Perché a un tratto era circondata da persone che volevano interagire con lei?, si chiese Zoe, quasi in preda a un attacco di claustrofobia, nonostante fosse in uno spazio aperto, con un panorama infinito che si spalancava davanti ai suoi occhi.

La presenza di Crawford, e ora anche di Elspeth, sembrava soffocarla. L’unica cosa che desiderasse in quel momento era di andare a sedersi da qualche parte da sola per riflettere sulla visione che aveva appena avuto e cercare di capirne il senso, nonché calmare il desiderio che le si agitava dentro, come una belva in gabbia. Ma aveva continue distrazioni, ed era solo il bisogno impellente di andare al ristorante di Davot per pagare il conto che ora la tratteneva dall’impulso di seguire Crawford nel suo capannone e sedurlo.

«Devo andare» disse bruscamente. «Ho un debito da saldare» spiegò, indicando il ristorante in cima alla scogliera.

Crawford guardò in direzione del suo dito e annuì. «Ci vediamo stasera.»

Lei lo salutò e proseguì, facendo un cenno a Elspeth mentre le passava davanti senza fermarsi. Si incamminò verso il ristorante a testa bassa, sforzandosi di tenere imbrigliati i sensi ancora sottosopra per i ricordi delle immagini che le avevano invaso la mente. Solo quando era quasi arrivata al Tide Inn, si chiese se fosse già aperto.



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