Yokoyama Hideo - 2003 - Uno Sette by Yokoyama Hideo

autore:Yokoyama Hideo [Yokoyama Hideo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, Suspense
ISBN: 9788804689515
Google: zrbQvgEACAAJ
editore: MONDADORI
pubblicato: 2018-02-14T23:00:00+00:00

23

Yūki fissava il soffitto, ingiallito dal fumo di sigaretta. O forse era il suo campo visivo a essere offuscato da macchie gialle. Si era reso conto di trovarsi su uno dei divani della grande sala della redazione. Quando ci si era abbandonato sopra, fuori dalle finestre cominciava già a far chiaro. Dunque doveva essere rimasto a bere almeno fino alle quattro... o forse erano quasi le cinque.

Aveva fatto un sogno. Il protagonista era Anzai Kyōichirō. Era andato a trovarlo all’ospedale, ma il letto era vuoto. Qualcuno aveva tracciato sul muro la scritta BUGIARDO. Aveva infranto la promessa di scalare lo Tsuitate insieme a lui, e quindi Anzai si era diretto da solo verso il monte Tanigawa. Questo aveva pensato in sogno.

«Non sarebbe ora di alzarsi?»

Proprio sopra YÅ«ki apparve il viso sorridente di Yorita Chizuko. I suoi capelli lunghi e sciolti andavano quasi a sfiorargli il naso.

«Uhm... Sì, che ore sono?»

«Sono già le dieci. Vuoi qualcosa da bere?»

«No...»

«Nemmeno un po’ d’acqua?»

«No, non mi va.»

Yūki aspettò che Chizuko si risollevasse, poi si mise a sedere. Si accorse che aveva una coperta leggera addosso. Non si ricordava di essere passato per la stanza dei turni di notte; probabilmente era stata lei a coprirlo con quella.

Si guardò intorno. La scrivania del caposervizio della redazione di cronaca era vuota. Ovvio, era ancora presto. Nella grande sala della redazione al momento erano presenti solo lui, Chizuko e qualche addetto alle pulizie.

«Come sta andando la squadra dell’Istituto di agraria?» le chiese Yūki. Il televisore era acceso, ma si trovava troppo lontano per riuscire a vedere il punteggio.

«Sono in grande vantaggio!» rispose Chizuko euforica, agitando lo straccio che teneva in mano come se fosse il pompon di una cheerleader.

Il primo incontro della giornata allo stadio Kōshien era il secondo del torneo per la squadra dell’Istituto professionale di agraria, che rappresentava la prefettura di Gunma. Il padre di uno dei nove giocatori era salito sul volo 123 da Haneda proprio per venire a sostenere il figlio in questa occasione, finendo per perdere così la vita.

«Ma dov’è Kanzawa?»

Alla domanda di YÅ«ki, Chizuko smise di pulire la scrivania.

«Credo sia tornato a casa. Nella stanza per il turno di notte non c’era.»

«Ah, davvero...»

Mentre ci rifletteva su, gli venne in mente un’altra cosa.

«Yorita!»

«Sì?»

«Ho sentito che in autunno sarai trasferita.»

«Ah, te l’hanno detto?» Chizuko si era illuminata di colpo.

«Già, alla sede di Maebashi, sembrerebbe...»

«Sì, non sto in me dalla gioia!»

«Quanti anni hai?»

«Cosa?»

«È meglio che te l’aspetti, d’ora in avanti. Te lo chiederanno di continuo. Sei la prima giornalista donna del “Kita Kantō Shinbun”.»

«No, non sono la prima! C’è Hirata alla redazione culturale.»

«Ma non è una cronista! È una che fa intrattenimento!» ribatté Yūki con una punta di disprezzo. «Se lo fai lo devi fare come si deve. Ti prenderanno di mira solo all’inizio, poi dopo un po’ si stancheranno.»

«Ca... capito...» Il sorriso che aveva fatto costantemente capolino durante la conversazione era sparito.

Yūki si alzò dal divano. Puzzava di sudore tanto da rendersene conto. L’aria fresca del condizionatore non aveva ancora raggiunto quella zona del salone.

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