York Robin - Caroline e West 02 - 2014 - Nel mio cuore ci sei tu by York Robin

York Robin - Caroline e West 02 - 2014 - Nel mio cuore ci sei tu by York Robin

autore:York Robin [York Robin]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788822708489
Google: 5JAmDwAAQBAJ
Amazon: B072112BVD
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2019-06-11T21:00:00+00:00


Perdonato

Caroline

La sera della festa.

La musica. Il rumore.

Un centimetro di schiuma nella mia birra, che galleggiava nel bicchiere rosso.

Parte di me che voleva andare via, fare un giro in macchina, andare a correre, scappare da ciò che mi aspettava.

Ciò che mi aspettava era West, ovviamente.

West che beveva dal suo bicchiere e mi osservava, appoggiato al muro.

West che, chinandosi verso una ragazza, con la testa inclinata e un sorriso sulle labbra, la ascoltava distrattamente, cercandomi con gli occhi per la stanza.

Il suo sguardo come una mano, pesante, che mi accarezzava.

L’intenzione in quello sguardo. Così ardente da marchiarmi se fossi rimasta ferma e lo avessi assorbito, proprio come avevo fatto. Volevo che mi guardasse.

Volevo lui.

La sera della festa. La sera prima della festa. La notte dopo la festa.

Ogni notte volevo toccarlo, baciarlo, affondare i miei denti nella sua carne, i nostri corpi intrecciati, le nostre vite premute insieme, volevo andare a sbattere contro di lui ancora e ancora. E ancora.

Ancora una volta perché era incredibile, perché lo volevo, perché non sapevo come dire basta.

Ci eravamo trovati l’anno precedente, ci eravamo avvicinati, sempre più vicini al punto che non sarei riuscita a immaginare la mia vita senza di lui.

Eravamo entrati l’uno nell’altra, avevamo scavato a fondo e ci eravamo ancorati, e quella notte, scontrandoci nel mio letto, il suo corpo caldo sul mio – quando avevo messo le mani sulla sua pelle – le mie dita avevano saputo immediatamente come afferrarlo.

Il mio corpo si era ricordato come accoglierlo, come avvolgersi attorno a lui e stringersi contro il martellare dei suoi fianchi.

Quando era finito piansi, perché fa male arrendersi a quel tipo di bisogno violento.

Fa male vedere se stessi, le proprie difese crollate attorno a sé, i propri pensieri dispersi.

Tutto quello che avevo fatto da quando lui era tornato a Putnam era per rincorrere quel momento. Quella gioia nel mio corpo, nei nostri corpi uniti.

Dio. Quel momento faceva male.

Eccola la mia verità, ridotta in pezzi così piccoli che si poteva leggere chiaramente: mi aveva ferita. Ero ferita.

Mi aveva fatta infuriare. Ero furiosa.

Mi aveva allontanata, e ancora ne sentivo la distanza, perfino con il suo cazzo dentro di me e la sua faccia sul mio collo, la sua lingua nella mia bocca.

Non era la stessa cosa. Non eravamo gli stessi. Forse non avremmo mai potuto esserlo.

Avevo detto a West che non esistono inizi, intermezzi e fini. Pensaci, gli avevo detto, perché volevo che mi ascoltasse.

Gli avevo detto che la vita è complicata, le persone sono complicate, perché era ciò che credevo. Era ciò che dovevo credere. Ma dirlo a West – anche se fosse stato vero – non aveva cambiato il fatto che avesse scritto un finale alla nostra storia. L’aveva scritto con la sua bocca sul corpo di un’altra donna.

Si era spinto dentro di me, aveva sbattuto contro di me, mi aveva amato e baciato e scopato finché non ero venuta così forte da vedere le stelle, ma a quanto pare vedere le stelle quando sei da sola nella natura selvaggia non significa che saprai come seguirle verso la sicurezza.



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