Young Samantha - 2017 - Bad Hero by Young Samantha

autore:Young Samantha [Young Samantha]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788822741035
Google: yTzFDwAAQBAJ
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2020-01-22T23:00:00+00:00

7

Mi svegliò nel cuore della notte, la sua bocca che stuzzicava la mia. Non appena cominciai a ricambiare con fervore i suoi baci, mi ritrovai distesa sulla schiena, mentre Henry si metteva a cavalcioni sopra di me.

Nel suo sguardo c’era tenerezza mista a desiderio e io ero insieme eccitata e intimorita. Posizionò le mani sul materasso, ai lati della mia testa per sorreggersi, si chinò su di me e mi sfiorò le labbra con i denti. Altri baci appena accennati, delicati, dolci, che man mano si fecero più irruenti. Era come se, baciandomi, infondesse in me il suo desiderio e avevo voglia di gridare, perché lo ricambiavo, quel desiderio. Ero sola. Più di quanto immaginassi. Aspettavo un uomo come Henry.

Gli occhi mi bruciarono per le lacrime perché, più di ogni altra cosa, desideravo che quei baci fossero sinceri. Che il suo desiderio fosse sincero come il mio.

I baci di Henry divennero più impetuosi, disperati, quasi avesse percepito un cambiamento nelle mie emozioni; mi avvinghiai a lui per ricambiare ognuno dei suoi baci mozzafiato. La sua erezione mi accarezzava la pancia, ansimavo contro la sua bocca. Le sue labbra si staccarono dalle mie e mi coprirono di baci il mento, la mascella, le clavicole. Passò a baciarmi il petto, la sua bocca rovente, incalzante, come se volesse scoprire ogni mio segreto.

Rimasi in attesa, gli accarezzai la schiena muscolosa, gli affondai le dita tra i capelli setosi, glieli afferrai forte quando le sue labbra calde si chiusero attorno al mio capezzolo sinistro. Henry lo succhiò e per tutta risposta i miei fianchi si sollevarono di scatto per incontrare i suoi. «Oddio». Le mie cosce si strinsero attorno a lui e lo attirai a me, inarcandomi perché volevo di più, mentre lui leccava e succhiava con maggiore irruenza senza smettere di tormentare l’altro capezzolo con il pollice e l’indice.

«Oddio», gemetti piano.

Alzò la testa per guardarmi negli occhi, continuando a muoversi sopra di me, a strofinarsi contro il mio clitoride, trasformando il mio desiderio in brama. Gemetti, tormentata. «Henry», supplicai.

Lui rispose tornando a chinare la testa, leccò l’altro capezzolo e dopo aver preso i miei seni tra le mani, li strizzò. Alzò lo sguardo, le sue labbra lasciarono andare il mio capezzolo. «Sei così bella. Soprattutto sono affascinato da queste». Strizzò un po’ più forte i miei seni. L’eccitazione s’irradiò dal punto in cui mi stava palpando fino alle gambe e la spirale di desiderio si serrò nel mio basso ventre.

Ansimavo forte, gli tiravo i capelli. «Ti voglio dentro di me».

Secondo Henry, però, non era ancora il momento. Lasciò sulla mia pancia una scia di baci che mi tormentarono, leggeri come piume. Rabbrividii quando la sua lingua mi sfiorò, sprofondai nel materasso, aprendo le cosce e guidandolo giù verso la sua meta.

Lì, mi baciò. Mi leccò. Succhiò il clitoride tra le labbra esperte finché non rimasi scossa e tremante, le dita affondate nelle lenzuola, il viso arrossato mentre mi portava all’orgasmo.

In me, l’eccitazione s’intensificò e mi mancò il respiro; per un istante, i miei fianchi rimasero immobili e raggiunsi l’apice.

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