Zan Koethi - 2017 - La devota by Zan Koethi

autore:Zan Koethi [Zan Koethi]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, Suspense
ISBN: 9788830451667
Google: Z0xaDwAAQBAJ
Amazon: 8830450456
editore: Longanesi
pubblicato: 2018-05-29T22:00:00+00:00

29

Rintracciare Grim Stokes non era stato così difficile, grazie all’aiuto di Deirdre. Era ancora a Stillwater, dove aveva rilevato l’attività di famiglia: traffico di droga di piccolo cabotaggio e scalcinati locali di spogliarelli lungo la Highway 81. Dopo che gli Stokes più anziani avevano deciso di trascorrere gli anni della pensione in una confortevole cella del blocco A della prigione statale del Minnesota a Faribault, Grim aveva bruciato le tappe da studente spacciatore di erba a boss locale. Evidentemente, ci sapeva fare e l’attività andava a gonfie vele.

Il suo ufficio era nel retro del topless bar più chic della zona, ospitato in un edificio all’incrocio tra una statale e una provinciale a una decina di chilometri dalla città. Sull’insegna di plastica ondulata una serie di lettere rosse fluorescenti avrebbero composto la scritta SCOOTERS, se la «C» non fosse caduta. Era il mezzogiorno di martedì e Adam credeva di non trovare nessuno; invece il parcheggio era pieno di pick-up con i finestrini oscurati e i paraurti ricoperti di adesivi osceni.

Passando dalla luce del giorno all’interno del locale, dovette aspettare qualche secondo prima che gli occhi si abituassero; dopo di che si avvicinò alla barista, una ragazza denutrita in pantaloncini bianchi e canotta maliziosamente annodata in mezzo ai seni. Indossava un cappello da cowboy, e i capelli castani le cadevano in due matasse ai lati della testa, con ciocche approssimativamente tinte di biondo. Ciglia enormi contornavano gli occhi marroni, e la bocca scintillava di lucidalabbra rosa. «Ehi, mister, posso fare qualcosa per te?» gli chiese, ammiccando in modo esagerato.

Adam si sforzò di sorridere. «Cerco Grim Stokes. Mi hanno detto che potevo trovarlo qui.»

La donna si raddrizzò, cambiando espressione. «La sta aspettando?» chiese, per poi mettersi ostentatamente a pulire gli spillatori della birra.

«No. Può riferirgli che mi ha... indirizzato a lui Joy Marcione. Una sua vecchia amica.»

La donna smise di malavoglia il suo lavoro e si rivolse a un cliente che stava sonnecchiando a due sgabelli di distanza da Adam. «Ray, vado via un attimo. Puoi dare un’occhiata al bancone?» gli chiese, tirandosi indietro i capelli.

Il tipo, che indossava un giubbetto di jeans, alzò la testa quel tanto che bastava per emettere un grugnito di assenso, poi tornò a posarla sulle grosse braccia coperte di tatuaggi.

Due minuti dopo, la donna tornò, scuotendo la testa alla vista di Ray. «La sta aspettando», disse ad Adam con uno sguardo diffidente, e indicò con il pollice la direzione da cui era venuta.

Adam si fece largo nel labirinto di seggiole cromate e tavolini laccati sparsi davanti al palcoscenico. Qualche ubriaco si era avvicinato alla pedana dove una bionda ossigenata appena maggiorenne stava strusciando la schiena nuda contro un’asta, con aria annoiata e distratta. La bionda seguì con lo sguardo Adam, il maschio più giovane che metteva piede in quel bar da un paio di decenni, ma lui proseguì imperturbabile verso una porta di metallo dipinta dello stesso nero lucido delle pareti.

Prima ancora di arrivarci, la porta sembrò spalancarsi da sola, rivelando un antro ancora più scuro. Adam

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