Zeitoun (Versione italiana) by Dave Eggers

Zeitoun (Versione italiana) by Dave Eggers

autore:Dave Eggers [Eggers, Dave]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: N. Straniera
ISBN: 9788852017186
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2010-10-06T22:00:00+00:00


III

Mercoledì 7 settembre

Kathy si svegliò tesa. Preparò la colazione per i figli e li vestì, sforzandosi di non pensare al fatto che il pomeriggio prima il marito non avesse telefonato. L’aveva promesso. Yuko le disse di non preoccuparsi, perché non aveva senso. Era passato solo un giorno, ed era già straordinario che fino a quel momento Zeitoun fosse riuscito a contattarla con regolarità. Kathy le diede ragione, ma sapeva che l’ansia non se ne sarebbe andata finché lui non avesse richiamato.

Dopo aver portato i propri figli a scuola, Yuko aiutò Kathy a tenere occupati i suoi, intanto che lei vagava avanti e indietro per la casa con il telefono in mano.

Alle nove chiamò Ahmad dalla Spagna.

«Hai sentito Abdulrahman, oggi?» le chiese.

«No. Tu?»

«Da ieri no.»

«Quindi ieri vi siete parlati?» chiese Kathy.

«Sì.»

«Ha chiamato te e non me.»

«Stava per chiamarti. Ma poi ha messo giù in fretta. C’era qualcuno alla porta.»

«Chi?» chiese Kathy. Sentì una stretta allo stomaco.

«Non ne ho idea.»

Chiamò la casa di Claiborne Avenue e lasciò squillare una decina di volte. Poi mise giù.

Era fuori di sé. “Oggi deve chiamare” pensò. “Se a mezzogiorno non chiama, lo ammazzo.”

Giunsero le dieci. A New Orleans era mezzogiorno. Kathy attese. Il telefono non squillò né alle dieci, né alle dieci e mezzo, né alle undici, quando a New Orleans era ormai l’una di pomeriggio. A mezzogiorno, ora di Phoenix, Kathy era in preda al panico.

Chiamò di nuovo in Claiborne Avenue. Nessuna risposta.

Yuko cercò di riportarla con i piedi per terra. Già era un miracolo che la linea della casa in Claiborne Avenue funzionasse. Era possibile che infine fosse saltata anche quella. «Vedrai che Zeitoun trova il modo di chiamarti» le disse. «Si trova in una città allagata. Dagli un po’ di respiro.»

Kathy si tranquillizzò un pochino, ma continuò a fare avanti e indietro per il salotto.

Yuko portò i ragazzi al centro commerciale. Avrebbe preferito non lasciare Kathy da sola, ma vedendola così agitata i figli stavano cominciando a preoccuparsi. Yuko era certa che mentre loro erano via Zeitoun avrebbe chiamato, quindi perché non portarli a divertirsi un po’? Al centro commerciale c’erano tanti posti in cui mangiare, e anche una sala giochi per Zach. Sarebbero tornati verso le tre.

Kathy provò a richiamare. Nessuna risposta.

Chiamò Walt. «Notizie di Zeitoun?»

Kathy disse che non ne aveva.

Poi chiamò Adnan, il cugino di Zeitoun.

«Mi sento ancora in imbarazzo» gli disse. L’ultima volta che si erano sentiti, Kathy aveva dovuto dirgli che sua sorella non avrebbe permesso a Adnan e Abeer di stare da loro. Era stato doloroso.

«Non preoccuparti. Siamo a posto» la rassicurò lui.

Era ancora a Baton Rouge con Abeer e i genitori. Dopo aver passato due notti in macchina, erano tornati alla moschea, e da una settimana dormivano lì, per terra.

«Abdulrahman come sta?» le chiese.

«Non lo sento da un po’? Tu?»

Nemmeno Adnan l’aveva sentito.

Sola e in cerca di distrazioni, Kathy accese la TV, evitando rigorosamente i telegiornali. Finì sul programma di Oprah Winfrey. O almeno così le parve lì per lì. Presto, però, si rese conto che era



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