Austen Jane - 1813 - Orgoglio e pregiudizio by Austen Jane

autore:Austen Jane [Austen Jane]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Literature & Fiction, Contemporary, Foreign Languages, Italian, Contemporary Fiction, Foreign Language Fiction
Amazon: B00ED0CBAK
editore: Bur
pubblicato: 2013-08-27T22:00:00+00:00

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Il giorno dopo Elizabeth si svegliò tormentata dagli stessi pensieri e meditazioni che l’avevano accompagnata nei suoi sogni. Non si era ancora ripresa dalla sorpresa di quello che le era capitato, non riusciva a pensare a nient’altro e, completamente indisposta al lavoro, aveva deciso di stare all’aria aperta e di fare attività fisica subito dopo la colazione. Stava per incamminarsi verso il suo solito percorso, quando il ricordo degli incontri con il signor Darcy le fece cambiare idea e, invece di entrare nel parco, decise di girare per il sentiero che la portava lontano dal viale. La staccionata del parco continuava a costeggiare un lato, poi, poco dopo, Elizabeth varcò uno dei cancelli che si immettevano nei campi.

Dopo aver camminato per due o tre volte avanti e indietro su quel percorso, Elizabeth fu tentata dalla piacevolezza della giornata, di fermarsi alla porta e di guardare nel parco. Le cinque settimane che aveva fino a quel momento passato nel Kent avevano prodotto grandi cambiamenti nella campagna e ogni nuovo giorno aggiungeva delle gemme verdi agli alberi che per primi si riprendevano dall’inverno. Era sul punto di continuare la passeggiata quando vide la sagoma di un uomo muoversi in quella specie di boschetto che circondava il parco e, per paura che si trattasse del signor Darcy, retrocesse immediatamente. Ma la persona che avanzava era a quel punto abbastanza vicina per notarla e camminò velocemente verso di lei, chiamandola per nome. Elizabeth avrebbe voluto tornare indietro, ma sentendosi chiamata per nome, nonostante la voce fosse quella del signor Darcy, ritornò verso il cancello. Aveva raggiunto anche lui il cancello e, tenendo in mano una lettera che lei istintivamente prese, disse, con grande compostezza: «Ho camminato qui in giro a lungo nella speranza di incontrarvi. Vorrete concedermi l’onore di leggere questa lettera?» Quindi, con un leggero inchino, ritornò verso le piante e dopo poco fu già fuori dalla sua vista.

Senza aspettarsi il minimo piacere, ma mossa da una grandissima curiosità, Elizabeth aprì la lettera e, con ulteriore meraviglia, trovò un plico con due fogli di carta da lettera scritti molto fitti. Lo stesso plico di copertura ne era pieno. Continuando a camminare sul sentiero, cominciò a leggere. Era scritta da Rosings, datata alle otto del mattino e continuava quanto segue.

«Nel ricevere questa lettera, mia cara, non siate turbata da alcuna preoccupazione che essa possa contenere la ripetizione dei sentimenti che provo per voi o il rinnovo dell’offerta che questa notte vi ha così tanto disgustato. Vi scrivo senza alcuna intenzione di procurarvi pena, o di umiliare me stesso, ritornando su desideri che, per la felicità di entrambi, non potranno essere dimenticati troppo in fretta. Gli sforzi che la scrittura e la lettura di questa lettera generano avrebbero potuto essere risparmiati se non fosse che il mio carattere mi ha imposto di scriverla. Perdonatemi quindi della libertà con la quale io domando la vostra attenzione. I vostri sentimenti, lo so, non ve lo faranno accettare volentieri, ma faccio appello al vostro senso di giustizia.

La scorsa notte mi avete scagliato due giudizi offensivi di diversa natura, e per niente della stessa entità.

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