El Greco by Vittorino Andreoli & Antonio Rocca

El Greco by Vittorino Andreoli & Antonio Rocca

autore:Vittorino Andreoli & Antonio Rocca [Andreoli, Vittorino & Rocca, Antonio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Pelago
pubblicato: 2024-06-23T22:00:00+00:00


“El Greco si trovò in due occasioni in diretta relazione con l’Inquisizione. Nel primo caso, era il dicembre del 1582, fu interrogato sul suo servitore diciassettenne Micael Rizo Calcaudil, che era accusato di eresia e che alla fine venne ritenuto innocente. Il secondo caso fu più grave, poiché riguardava il ritratto che egli aveva fatto al cardinale don Fernando Niño de Guevara, che in quel momento, intorno al 1600, era il grande inquisitore di Toledo. Il contenzioso verteva soprattutto sugli occhiali del porporato, che aveva lenti che si fissavano alle orecchie con dei cordoncini.”

Si porta come esempio quello del pittore Pietro Torrigiano (1472-1528), un senza patria il quale, indignato per l’ingiusto pagamento, «distrusse una scultura che aveva realizzato: fu denunciato all’Inquisizione per eresia e morì nelle carceri».

L’autore commenta che «in un caso analogo, Felipe II non inviò El Greco in carcere e nemmeno lo spinse a distruggere il quadro, semplicemente […] ritenne che non corrispondeva al decoro dovuto alla chiesa dell’Escorial». Lascia intendere quindi che il cretese avrebbe potuto incorrere nello stesso destino del Torrigiano.

Era intanto iniziato il dibattito sulla limpieza de sangre (“purezza del sangue”) richiesta per occupare cariche pubbliche o religiose, a cui si oppose decisamente Diego de Castilla, primo committente di El Greco. In quel contesto l’arcivescovo Bartolomé de Carranza venne condannato dall’Inquisizione, anche se poco prima della sua morte, nel 1576, venne dimostrata la sua innocenza.

A quell’epoca «l’Inquisizione spagnola, costituita nel 1483, faceva parte di una politica di esclusione che favorì tensioni religiose crescenti in tutta Europa, ponendo limiti alle possibilità sociali».

El Greco si trovò in due occasioni in diretta relazione con l’Inquisizione.

Nel primo caso, era il dicembre del 1582, fu interrogato sul suo servitore diciassettenne Micael Rizo Calcaudil, che era accusato di eresia e che alla fine venne ritenuto innocente.

Il secondo caso fu più grave, poiché riguardava il ritratto che egli aveva fatto al cardinale don Fernando Niño de Guevara, che in quel momento, intorno al 1600, era il grande inquisitore di Toledo. Il contenzioso verteva soprattutto sugli occhiali del porporato, che aveva lenti che si fissavano alle orecchie con dei cordoncini. Una novità rivoluzionaria, in un tempo in cui ancora le lenti erano tenute sopra il naso con la mano. E così il volto del cardinale si presentava fuori norma per gli occhiali e inoltre egli aveva scelto un ritrattista che Filippo II aveva escluso.

Nell’occasione si era guardata con sospetto di eresia anche la differente posizione delle due mani del ritrattato: la destra rilassata e la sinistra contratta. Fu rivolta attenzione anche al particolare delle calzature, non adeguate e troppo scure rispetto ai colori dominanti nell’opera.

In conclusione si considerano le innovazioni creative di El Greco, che ne fanno un profeta della modernità, e ci si rende conto di un aspetto molto significativo di questa personalità: il coraggio e il desiderio di libertà.



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