Harris Robert - 1995 - Enigma by Harris Robert

autore:Harris Robert [Harris Robert]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2011-10-30T23:00:00+00:00

6.

Per la prima volta dopo più di un mese, Tom Jericho era indaffarato.

Doveva sovrintendere la copiatura del "Manuale delle abbreviazioni per le Trasmissioni", e sei trascrizioni dattiloscritte doverosamente riprodotte e timbrate SEGRETISSIMO. Ogni riga doveva essere controllata perché un solo errore poteva significare la differenza fra la riuscita della decifrazione e giorni e giorni di insuccesso. Era necessario dare istruzioni ai controllori delle intercettazioni. Gli ordini dovevano essere inviati per telescrivente a tutti gli ufficiali di servizio di ogni postazione d'ascolto del Capannone 8: da Thurso, sulle scogliere all'estremità settentrionale della Scozia, giù giù fino a Saint Erith, presso Land's End. Le istruzioni erano semplici: concentrate tutti i mezzi sulle frequenze note degli U-Boot atlantici, annullate tutte le licenze, chiamate gli zoppi e i malati e i ciechi se necessario, e prestate più attenzione che mai a ogni breve trasmissione in Morse preceduta da E-barra - punto punto linea punto punto - il codice di priorità tedesco che liberava la lunghezza d'onda per le segnalazioni dei contatti con i convogli. Neppure una di quelle comunicazioni doveva essere trascurata, chiaro? Neppure una.

Dall'archivio, Jericho ritirò le decifrazioni di Squalo degli ultimi tre mesi per riprendere il ritmo e quel pomeriggio, seduto al suo vecchio posto accanto alla finestra della Sala Grande, dimostrò per mezzo del regolo calcolatore ciò che sapeva già per istinto: diciassette segnalazioni di contatti con i convogli, raccolte nello stesso periodo di ventiquattr'ore, davano ottantacinque lettere cifrate che potevano, se i crittoanalisti avevano la fortuna necessaria, fornire una possibilità d'accesso a Squalo, purché si mettessero al lavoro almeno dieci bombe in serie per un minimo di trentasei ore...

E intanto pensava a Claire.

In pratica poteva fare molto poco. Due volte, durante il giorno, era andato alla cabina telefonica per tentare di chiamare il padre di lei; una volta quando tutti erano andati a pranzo, e aveva potuto rientrare senza farsi notare dagli altri, poco prima che raggiungessero il cancello principale; la seconda nel tardo pomeriggio, quando aveva detto che voleva sgranchirsi le gambe. In entrambe le occasioni il collegamento era stato stabilito, ma il telefono aveva squillato senza che nessuno rispondesse. Jericho provava un vago ma crescente senso di timore, aggravato dall'impotenza. Non poteva tornare al Capannone 3.

Non aveva il tempo di andare a controllare il cottage. Gli sarebbe piaciuto tornare nella sua camera per recuperare le intercettazioni nascoste dietro un'incisione sulla mensola del camino... era impazzito? - ma fra andata e ritorno avrebbe perso quasi venti minuti, e non poteva staccarsi dal lavoro.

Arrivarono le sette passate prima che uscisse. Logie stava attraversando la Sala Grande; si fermò al suo tavolo e gli raccomandò di tornare a casa, per l'amor di Dio, e di riposare un po'. «Qui non hai altro da fare, vecchio mio. Puoi solo aspettare. Prevedo che sarà domani verso quest'ora che cominceremo a sudare.»

Sollevato, Jericho allungò la mano per prendere il cappotto. «Hai parlato con Skynner?»

«Del piano, sì. Ma non di te. Lui non ha fatto domande e non sarò certo io a tirare in ballo l'argomento.

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