Il mistero dei tre quarti by Sophie Hannah

autore:Sophie Hannah [Hannah, Sophie]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788852090561
Google: p9JwDwAAQBAJ
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2018-10-23T06:26:30+00:00

19

Altre quattro lettere

«È uno sviluppo importante, non trovate?» disse Jane Dockerill.

«Sì» convenne Poirot.

«Conosco la madre di Timothy da molti anni. Senz’altro mentirebbe per proteggere un membro della sua famiglia, questo è certo. Se solo Hugo e io diciamo una parola a Timothy, lei ci piomba addosso in una nuvola di placida furia proferendo tutta una serie di minacce spropositate: farà in modo che Hugo venga licenziato, ritirerà Timothy e, con lui, le generose donazioni sulle quali la scuola fa grande affidamento.»

Jane Dockerill scavallò le gambe e le accavallò di nuovo nell’altro senso. «Le scuole sono luoghi tremendamente ingiusti, sapete? Ci sono alcuni ragazzi, quelli i cui genitori nutrono un opportuno rispetto per l’autorità, ai quali viene chiesto di infilare la camicia nei pantaloni, di raddrizzare la cravatta, di tirare su i calzini, e impartiamo questi ordini benevoli con serenità sapendo che nessun membro delle loro famiglie si presenterà puntualmente a complicarci la vita. Altri ragazzi, e purtroppo Timothy Lavington e Freddie Rule rientrano in questa categoria, possono andarsene in giro con le giacche strappate e le cravatte storte, e tutti noi fingiamo di non accorgercene. Lungi da noi provocare un incontro evitabile con un genitore come Lenore Lavington!»

«Madame, chi potrebbe avere attaccato il pacchetto contenente l’abito sotto il letto di Timothy Lavington?» le domandò Poirot.

«Più o meno chiunque. Lo stesso Timothy, anche se so che non è stato lui. È rimasto sorpreso quanto me nel vederlo. Avrebbero potuto farlo sua madre, sua sorella o sua zia durante una delle loro visite. Avremmo potuto farlo io o mio marito. Io non l’ho fatto, ovvio, e nemmeno Hugo.» Rise. «Che idea assurda! Neanche tra mille anni Hugo sarebbe riuscito a scovare il nastro adesivo, se mai avesse avuto la brillante idea di attaccare un abito al telaio di un letto.»

«Qualcun altro?» chiese Poirot.

«Oh, sì» rispose Jane Dockerill. «Come ho detto: più o meno chiunque. Uno qualsiasi dei ragazzi del nostro convitto, o un ragazzo di un altro convitto che si fosse intrufolato mentre la stanza di Timothy era vuota. Qualsiasi insegnante. Qualsiasi genitore.»

Mi sentii sospirare. Poirot mormorò: «Nessuna evidenza».

«Sarete lieto di sapere che possiamo restringere un po’ il numero» disse Jane Dockerill con un sorriso sardonico. «Una persona sconosciuta non sarebbe mai riuscita a introdursi al Turville senza che qualcuno la fermasse e la interrogasse a fondo. Come tutte le comunità, sospettiamo che gli estranei siano decisi a distruggerci e li espelliamo dalla proprietà ogni volta che ci imbattiamo in uno di loro.» Sembrò irritarsi quando non ottenne reazioni da parte nostra. «Era una battuta.»

Ubbidienti, ma troppo tardi per compiacerla, Poirot, McCrodden e io ridemmo all’unisono.

«Dunque, potrebbe essere stata qualsiasi persona interna alla comunità della scuola, compreso il genitore di un allievo?» disse Poirot.

«Purtroppo sì.»

«Vi è mai capitato, nel giro di persone della scuola o associate alla scuola, di incontrare un uomo di nome John McCrodden?»

Sentendo nominare il figlio, Rowland McCrodden ebbe un lieve spasmo.

«No» replicò Jane Dockerill. La sua risposta sembrava sincera.

«La famiglia di Timothy Lavington… lo è andato a trovare

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