Storia delle mie disgrazie e Lettere d'amore di Eloisa by Pietro Abelardo

autore:Pietro Abelardo [Abelardo, Pietro]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton
pubblicato: 2012-08-15T22:00:00+00:00

14. Tutti quelli che abitavano nelle vicinanze mi accusavano di non provvedere alla loro povertà secondo quanto potevo e dovevo, cosa che io avrei potuto fare con facilità almeno esercitando la predicazione, e così presi l’abitudine di recarmi spesso da loro per aiutarle in qualche modo. Anche qui non mancarono le invidie e le mormorazioni, e quello che io facevo per pura carità era denunciato come spudoratezza dalla solita malvagità dei miei denigratori, i quali andavano dicendo che io ero ancora preso dai desideri carnali e che perciò non potevo sopportare di star lontano anche solo per poco dalla donna che un tempo avevo amato. Allora spesso io ricordavo dentro di me le parole amare che san Girolamo scrive ad Asella parlando dei falsi amici: «Non mi si rimprovera null’altro se non il mio sesso, e questo solo perché Paola parte con me per Gerusalemme»138. E ancora: «Prima che cominciassi a frequentare quella donna virtuosa che è Paola139, tutti in città non facevano che parlare dei miei studi e secondo la pubblica opinione ero degno addirittura del sommo sacerdozio; ora so che si arriva al regno dei cieli sia per buona che per cattiva fama»140. Ripensando che tali ingiurie venivano lanciate contro tale uomo, ne ricavavo non poca consolazione e mi dicevo: «Se i miei nemici potessero trovare in me un minimo appiglio, con quali calunnie sarebbero capaci di opprimermi! Ma ora, privato per divina misericordia di qualsiasi motivo di sospetto, come possono ancora sospettare di me, cui è stata tolta perfino la possibilità fisica di compiere tali azioni vergognose? Che significa quest’ultima spudorata accusa?».

Infatti la mia mutilazione allontana da tutti qualsiasi sospetto di questa vergogna, tant’è vero che chiunque voglia custodire con sicurezza delle donne le affida agli eunuchi, come narrano i sacri testi a proposito di Ester e delle altre fanciulle del re Assuero141. E leggiamo anche che era eunuco quel potente amministratore di tutti i tesori della regina Candace, per convertire il quale e battezzarlo fu inviato da un angelo l’apostolo Filippo142. Ed invero gli eunuchi si sono sempre guadagnati il rispetto e la confidenza delle donne oneste e pudiche, in quanto non poteva cadere su di loro alcun sospetto. Per allontanare da sé qualsiasi dubbio quel grandissimo filosofo cristiano che fu Origene, secondo quanto si narra nella Storia Ecclesiastica143, si evirò con le sue stesse mani, quando volle insegnare anche alle donne la sacra dottrina.

Ritenevo tuttavia che la misericordia divina fosse stata più propizia a me che a lui, perché quello che egli compì inconsultamente di sua mano, non senza incorrere in una grave colpa, a me lo fecero altri per rendermi libero di esercitare un compito simile al suo, e con minor dolore perché era avvenuto in modo rapido e improvviso, quando ero immerso nel sonno e perciò quasi non avvertii alcun male; ma quel dolore che allora avevo forse sofferto di meno nel corpo, ora lo subisco molto più intensamente per le calunnie, e soffro più per la mutilazione morale costituita dal danno inferto

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