Briotti Miriam - 2018 - Il mistero dell'isola di ghiaccio by Briotti Miriam

Briotti Miriam - 2018 - Il mistero dell'isola di ghiaccio by Briotti Miriam

autore:Briotti Miriam [Briotti Miriam]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788822720481
Google: JxhbDwAAQBAJ
editore: Newton Compton
pubblicato: 2018-06-06T22:00:00+00:00


Il sonno di Arianna fu pesante, ma non tranquillo e qualche ora dopo si svegliò raggomitolata sul pavimento. Dopo aver aperto gli occhi rimase per un po' in quella posizione a ispezionare l'ambiente intorno a sé per convincere se stessa che si trovava realmente in un rifugio sperduto nelle zone interne dell'Islanda. Vide il pannello di legno inchiodato allo stipite della finestra e la robusta struttura in ferro del letto spinta contro la porta. Come un lampo, il ricordo del motivo di quella barricata le affollò la testa e rivide il viso dell'uomo dagli occhi neri come la pece attraverso il vetro appannato, mentre fuori infuriava una tempesta di neve. Si mise in piedi e distese gambe, braccia e schiena doloranti a causa della posizione rannicchiata mantenuta per troppo tempo sui duri listoni di legno grezzo del pavimento, poi restò immobile ad ascoltare. Attraverso le fessure intorno alla porta filtrava la luce e non si udiva più il fischio del vento, né il traballare delle assi delle pareti. La bufera doveva essere cessata. Spostò il letto e fece scorrere il lungo chiavistello, quindi brandì il martello con cui aveva fissato i chiodi nel tavolato contro la finestra. Aprì la porta quel tanto che bastava per infilarci la testa e guardare fuori. Una brezza di aria fredda colpì le guance di Arianna smorzandole il respiro.

Erano le quattro del mattino, ma trovandosi appena a sud della regione artica il bagliore del giorno rischiarava quelle lande selvagge. Un sottile strato di neve ricopriva i cespugli di erba e i muschi cresciuti sulle discontinue zolle di terra. Poco distante dal rifugio un fuoristrada bianco era parcheggiato vicino alla Jeep Renegade della madre di Gunnarsson. Dentro però non sembrava esserci nessuno.

Arianna allungò il collo per avere una visuale più ampia dello spazio intorno alla casa di Ögmunda. Niente rumori né esseri umani, solo un topino sgattaiolava veloce sulla neve in cerca di cibo. Decise allora di uscire. Si strinse nella giacca avanzando piano e continuando a girarsi a destra, a sinistra e a voltarsi indietro. Immaginava l'uomo nascosto da qualche parte a osservarla e pronto ad aggredirla di nuovo eppure non c'era alcun anfratto, albero o grossa pietra dietro cui poter scomparire.

Arrivò al fuoristrada bianco notando subito lo pneumatico sgonfio. I due posti anteriori così come quelli posteriori erano vuoti, tuttavia s'incuriosì nel vedere l'intera seduta di questi ultimi ribaltata in avanti. Guardò meglio e qualcosa di scuro, somigliante a un berretto, attirò la sua attenzione. In effetti un copricapo di lana spuntava da là sotto. Fece istintivamente un passo indietro e rimase a fissare l'automobile per qualche secondo, indecisa sul da farsi.

"Fatti gli affari tuoi, hai visto cos'è accaduto quando sei entrata nella camera d'albergo sul lago Myvatn", pensò Arianna. Convinta di aver preso una decisione andò alla Jeep Renegade e ci salì sopra.

"Accidenti a me e alla mia curiosità!", inveì contro se stessa. "Non lamentarti se poi ti succede qualcosa".

Scese dalla macchina per tornare al fuoristrada bianco e dopo aver aperto la portiera e sollevato la seduta posteriore un urlo le sgorgò dalla gola.



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