Clean - Tabula rasa by Glenn Cooper

Clean - Tabula rasa by Glenn Cooper

autore:Glenn Cooper
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Fiction, Action & Adventure, General
ISBN: 9788842933380
editore: Editrice Nord
pubblicato: 2020-07-07T22:00:00+00:00


30

Rimasero in silenzio finché non ebbero attraversato mezzo Connecticut. Jamie continuava a distrarsi col portachiavi di ottone a forma di chiave di sol della Volvo; ogni volta che finiva nel suo campo visivo, rivedeva l’immagine della coppia di musicisti morti sul pavimento della cucina. Il vano portaoggetti offriva una selezione di CD di musica classica.

Finalmente Linda ruppe il ghiaccio. «Vuoi che guidi io?»

«No.»

Frugò tra i CD. «Non è il mio genere, ma se ti va ne metto su uno.»

«Non toccarli. Non toccarli, ho detto!» gridò.

«Oddio, Jamie. Quale cazzo è il problema adesso?»

Dal sedile dietro, Emma ripeté allegramente: «Quale cazzo problema».

Se non fosse stato così arrabbiato, Jamie sarebbe scoppiato a ridere. «Qual è il problema? Tu, sei il problema.»

«Io? Ti sbagli di grosso, mio caro. Il problema è il casino che abbiamo intorno. Io sono la soluzione.»

«Per te la soluzione al caos e alla violenza è altra violenza?»

«Dovevo difendermi, Jamie. Quante volte te lo devo dire? Li hai visti, i coltelli.»

«Quei tizi non avrebbero fatto male a una mosca. Dimmi una cosa. Il Suburban che hai trovato. Hai sparato anche al suo proprietario?»

«’Fanculo. La casa era vuota. C’erano le chiavi in giro.»

Lui fissò il nastro solitario e deserto dell’autostrada e spinse l’acceleratore per affrontare una lunga salita. C’era una luce piatta e fioca, e la strada sembrava una rampa verso il cielo.

«Allora, Mr Onnipotente, è così che la vuoi mettere? Colpevole fino a prova contraria? È questa la tua idea di verità e di giustizia? Sai quando ho detto che il mondo era il problema? Ecco, sei tu il problema, invece. Sei tu il problema, cazzo.»

«E perché mai?»

«Te lo spiego volentieri. La prima sera che ho passato in casa tua ho sentito quello che hai detto. A Mandy.»

«Che cosa ho detto?»

«Che è stato il vostro virus a provocare tutto e che, se non fosse stato per voi, Emma starebbe ancora bene.»

Jamie strinse il volante così forte che le nocche divennero bianche. «Aspetta un attimo. Innanzitutto non l’ho detto io. L’ha detto Mandy. Io non ero d’accordo. Secondo, per saperlo, devi aver origliato una delle mie telefonate.»

«Direi che siamo ben oltre il galateo. Voglio chiederti una cosa. Che ruolo hai tu in questo mare di merda in cui siamo finiti?»

Avrebbe potuto dirle che non erano affari suoi, ma probabilmente si sentiva in colpa e voleva sfogarsi. Cercò di spiegarglielo. Le raccontò dell’esperimento di terapia genica, del suo ruolo all’interno del progetto e di quello di Mandy. Di Steadman e delle misure di sicurezza che gli avevano imposto. Poi le disse che Steadman aveva violato il protocollo, fregandosene dei rischi.

Linda ascoltava impassibile, interrompendolo solo quando una delle due ragazze chiedeva qualcosa da mangiare. Allora passava loro del cibo e mormorava: «Continua».

Quando Jamie ebbe finito, Linda disse: «Senti, io sono solo una poliziotta. Non ho capito tutto. Se dici che non è colpa tua ma dell’altro, a me sta bene. È una cosa che mi ripetono in tanti. Possiamo chiuderla qui. Non starò qui a giudicarti. E ti sarei grata se tu non giudicassi me».



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