Eisler Barry - John Rain 04 - 2005 - La Via Del Samurai by Eisler Barry

Eisler Barry - John Rain 04 - 2005 - La Via Del Samurai by Eisler Barry

autore:Eisler Barry
La lingua: ita
Format: mobi, epub
ISBN: 9781537783123
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2016-09-19T22:00:00+00:00


Creai uno spiraglio simile anche dal lato della serratura e, così facendo, avrei potuto tenere d'occhio anche la zona dei lavandini. Controllai dall'esterno che la manipolazione non fosse troppo vistosa e che la porta si aprisse e si chiudesse normalmente, e trovai che tutto fosse perfettamente a posto.

Sistemai l'auricolare nell'orecchio e il microfonino sotto il bavero della giacca e consultai il quadrante illuminato del mio orologio. Erano quasi le sei. Dox e Delilah sarebbero dovuti arrivare a momenti. Le nostre apparecchiature per comunicare avrebbero cominciato a funzionare solo dopo il loro ingresso nel palazzo, perché quei quindici piani di acciaio e cemento bloccavano il segnale.

Subito dopo le sei udii una voce sommessa dal caratteristico accento di Dox. «Ehi, socio, sono io. Ci sei?»

Fui felice di sentirlo. «Sì, ci sono. Nel bagno degli uomini al quattordicesimo piano.»

«Be', è davvero una buffa coincidenza. Stavo venendo appunto a usufruire del bagno in questione. Mi senti? Sto per entrare.»

Un attimo dopo, sentii la porta del bagno che si apriva e poi dei passi sul pavimento di marmo. Dox sfilò davanti alla porta dietro cui mi trovavo io. Il pizzetto era scomparso, e io notai con piacere che quell'intervento aveva sensibilmente mutato il suo aspetto.

Si avvicinò a uno degli orinatoi e cominciò a usarlo. Guardò prima verso le porte dei gabinetti e poi alla sua destra. Quindi, disse: «A quanto pare hai trovato un bel nascondiglio. Dove sei?»

«Nello sgabuzzino, alla tua destra.»

«Ah-ha, avrei dovuto immaginarlo. Ehi, amico, non sbirciare, eh?!»

«Non preoccuparti», dissi, sorpreso di ritrovarmi a replicargli. «Da questa distanza riesco a vedere solo gli oggetti di grandi dimensioni.»

Dox ridacchiò. «Questa è buona, davvero! Di', non è che ti aggiri abitualmente nei cessi maschili? Fai delle battute un po' troppo azzeccate per essere un dilettante.»

Okay, avrei dovuto saperlo che non sarebbe bastata una battuta per neutralizzarlo. «Dov'è Delilah?»

«Ha preso posto al tavolo nel celeberrimo Bar Lunga Marcia.»

«È affollato?»

«Non ancora, ma si sta riempiendo. Nessuna traccia dei nostri amici, ancora. Spero proprio che si facciano vedere. In caso contrario, comincerei a temere che possa essergli successo qualcosa.»

«Be', sarebbe davvero un peccato.»

Si tirò su la cerniera e si avvicinò al lavandino, non senza strizzare l'occhio al mio indirizzo quando passò davanti alla mia postazione. «Ooh, ma quanti bei saponi. Mi piace, questo posto. Di solito non sono così schizzinoso da dovermi lavare le mani dopo aver pisciato, ma stasera credo che farò un'eccezione.»

Guardai dall'altro buco e vidi che Dox stava risciacquandosi le mani. «Cristo», disse. «Non riesco proprio ad abituarmi all'aspetto che ho con questi vestiti e senza il mio amato pizzetto. Credi che Delilah parlasse seriamente quando diceva che ho dei bei tratti?»

«Ne sono certo», dissi, con una certa impazienza. «Forse, però, è il caso che ti sbrighi. Se i nostri amici arrivano, non credo che tu voglia incrociarli in corridoio... anche se non hai più il pizzetto a nascondere i tuoi bei tratti.»

Si asciugò le mani con uno degli asciugamani e lo gettò nella cesta. «Okay, amico, hai ragione. Vado al bar, a tener compagnia alla tua ragazza.



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