(Eldowin 03) Il sigillo degli Eldowin by Laura Iuorio

(Eldowin 03) Il sigillo degli Eldowin by Laura Iuorio

autore:Laura Iuorio [Iuorio, Laura]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantasy
editore: Laura Iuorio
pubblicato: 2013-06-28T16:00:00+00:00


CONSEGUENZE

“Puoi girarti.”

Lem si voltò. Shari aveva indossato il semplice abito marrone che avevano rubato lungo la strada, in una casa di contadini ai margini del bosco. Le stava bene – le sarebbe stato bene anche un sacco di juta - ma non come l’abito rosa e verde da dama, che ora giaceva abbandonato come un fagotto ai piedi di un albero. Ma la fanciulla non sembrava interessata al suo parere, e questo lo mise a disagio, perché non sembrava da lei. Lem ricordava come usava pavoneggiarsi con gli abiti nuovi, alla fattoria. In quel momento, lui era l’unica persona presente, eppure lei lo ignorava.

Shari tornò al falò per seguire la cottura delle patate e delle cipolle che avevano rubato nella stessa fattoria.

“Con un po’ di carne verrebbe meglio” borbottò.

Anche il tono non era più quello civettuolo e impertinente di una volta. Pareva che avesse perso tutta la sua vivacità.

“Lo sai che non sono un cacciatore” si difese lui. “Ho una pessima mira e non ho nemmeno un arco. Immagino che se Iahn o quel barbaro delle steppe fossero qui, sarebbero in grado di costruirsene uno, ma non ci sono, per cui dovremo accontentarci.” Raccolse l’abito da dama e cominciò a ripiegarlo.

“Cosa fai?” lo apostrofò lei, in tono accusatorio.

“Lo metto via.”

“Lascialo lì.”

“Ma si può riparare” osservò lui, sorpreso.

“Non lo voglio! Possibile che tu non capisca?!”

Gli occhi neri le si riempirono di lacrime. I pugni erano talmente stretti da farle sbiancare le nocche.

Lem lasciò cadere la veste e la raggiunse. Le posò una mano sulla spalla.

Lei si ritrasse di scatto.

“So che è stato terribile, ma adesso è finita. Quando saremo a Grax, ti dimenticherai di questa brutta avventura. Vedrai che si aggiusterà tutto.”

Lei lo fissò come se fosse un idiota.

“Non dimenticherò niente e non si aggiusterà niente, non capisci? Non si può aggiustare!”

Shari chinò il capo e scoppiò a piangere. Il suo morbido corpo era scosso dai singhiozzi. Lem fece per abbracciarla, ma all’ultimo momento si trattenne. Un sospetto atroce gli si era insinuato nella mente. Ora capiva perché gli aveva chiesto di rubare anche della lisciva e aveva insistito per lavarsi in quel ruscello gelido. Si era detto che doveva trattarsi di capricci da donna, ma ora…

“Shari…” mormorò. “Ti hanno… E indossavi…” Non riusciva nemmeno a dirlo ad alta voce.

Lei incrociò le braccia sulle ginocchia, posandovi la testa e piangendo sconsolata.

Lem sentiva un gran freddo dentro. Doveva ammettere di averci pensato. Erano passati troppi giorni dal suo rapimento. I bornas avevano avuto tutto il tempo di approfittarsi di lei, anche più di una volta. In fondo, per che altro potevano averla portata via? Ma non aveva voluto indugiare sulla questione. Si era concentrato sull’inseguimento, cercando di illudersi che, una volta liberata la fanciulla, sarebbe tornato tutto come prima. Ma Shari aveva ragione: ciò che si era rotto non si poteva più aggiustare.

“Vedrai che col tempo starai meglio” cercò di confortarla. “Quando rivedrai Iahn…”

Shari alzò la testa di scatto, fissandolo sgomenta, le guance rosee rigate di lacrime.

“Iahn non deve saperlo. Promettimi che



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