Picnic sul ciglio della strada by Boris Strugatskij Arkadij Strugatskij

autore:Boris Strugatskij, Arkadij Strugatskij
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marcos y Marcos
pubblicato: 2022-09-30T00:00:00+00:00

3

Richard H. Noonan, cinquantun anni,

rappresentante delle forniture di attrezzature

elettroniche per la filiale di Harmont

dell’Istituto internazionale delle civiltà aliene

Richard H. Noonan stava seduto alla scrivania nel suo ufficio e disegnava diavoletti su un enorme blocco degli appunti di lavoro. Mentre lo faceva, sorrideva compiacente, annuiva con la testa calva e non ascoltava il suo visitatore.

Stava solo aspettando una telefonata, mentre il visitatore, il dottor Peelman, lo stava svogliatamente rimproverando. Oppure credeva di rimproverarlo. Oppure voleva far credere a se stesso di rimproverarlo.

«Terremo presente tutto questo, Valentin» disse alla fine Noonan, dopo aver finito di disegnare il decimo diavoletto per fare cifra tonda, e chiuse il blocco sbattendolo. «Effettivamente, è indecoroso…»

Valentin allungò la mano sottile e con cura scrollò la cenere nel posacenere.

«E cosa terrete presente, di preciso?» domandò cortese.

«Ma, tutto quello che ha detto» disse allegro Noonan, abbandonandosi sulla poltrona. «Fino all’ultima parola».

«E cosa ho detto?»

«Questo è poco importante» disse Noonan. «Qualsiasi cosa ha detto, verrà tenuta presente».

Valentin (il dottor Valentin Peelman, vincitore del premio Nobel eccetera) era seduto davanti a lui su una profonda poltrona, piccolo, elegante, ordinato, sulla giacchetta di camoscio non c’era nemmeno una macchiolina, sui pantaloni che aveva addosso nemmeno una pieghettina; la camicia accecante, la cravatta monocolore severa, le scarpe scintillanti, sulle labbra bianche e sottili un sorrisetto malizioso, gli enormi occhiali neri nascondevano gli occhi, sopra l’ampia fronte bassa i capelli neri a spazzola.

«A mio avviso le danno il suo fantastico stipendio senza motivo» disse. «Non solo, Rick, a mio avviso, anche lei è un sabotatore».

«Sh-h-h!» disse Noonan bisbigliando. «Per carità, non così forte».

«Davvero» continuò Valentin. «È da un bel po’ di tempo che la osservo, a mio avviso lei non lavora proprio…»

«Un attimo!» lo interruppe Noonan e agitò il suo grosso dito rosa in segno di protesta. «Come sarebbe, non lavoro? Davvero anche solo uno dei suoi reclami è rimasto senza conseguenze?»

«Non lo so» disse Valentin, e di nuovo scrollò la cenere. «Arriva l’attrezzatura buona, arriva l’attrezzatura cattiva. Quella buona arriva più spesso, ma se è merito suo, non lo so».

«Mah, se non fosse per me» obiettò Noonan «quella buona arriverebbe più di rado. Tra l’altro, voi scienziati, danneggiate continuamente l’attrezzatura buona, e poi presentate i reclami, e allora chi è che vi copre? Ecco, ad esempio, che ci avete fatto con il ‘segugio’? È un apparecchio eccellente, che si è dimostrato brillante nella prospezione geologica, resistente, autonomo… E voi l’avete fatto funzionare in modo del tutto anomalo, avete strapazzato il meccanismo come un cavallo da corsa…»

«Non gli hanno dato da bere in tempo e non gli hanno dato l’avena…» osservò Valentin. «Lei è uno stalliere, Rick, non un industriale!»

«Uno stalliere» ripeté Noonan pensieroso. «Questa è già meglio. Ecco, alcuni anni fa qua lavorava il dottor Panov, lei, probabilmente, lo conosceva, poi è morto… Ecco allora, lui pensava che la mia vocazione fosse allevare coccodrilli».

«Ho letto i suoi lavori» disse Valentin. «Un uomo molto serio e posato. Al suo posto ripenserei alle sue parole».

«Bene. Ci rifletterò nel tempo libero… Può dirmi meglio com’è finito ieri il lancio di prova dell’SK-3?»

«SK-3?» ripeté Valentin corrugando la fronte bianca.

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