(Old Man's War 02) Le brigate fantasma by John Scalzi

autore:John Scalzi [Scalzi, John]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
ISBN: 978-88-89541-96-8
editore: Gargoyle
pubblicato: 2012-05-14T16:00:00+00:00

PARTE II

Capitolo 8

Fu grazie alle caramelle gommose alla liquirizia.

Jared le vide mentre stava dando un’occhiata alla bancarella di uno spaccio di dolciumi sulla Stazione Fenice, ma passò oltre, più interessato ai cioccolatini. I suoi occhi però continuavano a tornarci sopra; si trovavano dentro un contenitore, separate dal resto delle caramelle gommose, che invece erano mescolate in un assortimento misto.

«Perché lo fa?», chiese Jared alla venditrice dopo che i suoi occhi tornarono sulle caramelle nere per la quinta volta. «Cosa rende queste caramelle nere tanto speciali?»

«Le persone le adorano o le detestano», rispose la donna. «Quelli che le detestano - che sono la maggior parte - non amano doverle scansare dalle altre. Quelli che le adorano, invece, amano comprare un sacchetto solo di quelle. Così le tengo a portata di mano, ma in un contenitore tutto loro».

«Lei a quale categoria appartiene?», le chiese Jared.

«Io non le sopporto», rispose la venditrice. «Ma mio marito ne va matto. Mi alita addosso mentre le mangia solo per darmi fastidio. Una volta l’ho buttato fuori dal letto a calci per averlo fatto. Non ha mai assaggiato una caramella gommosa alla liquirizia?»

«No», disse Jared. Gli stava venendo una leggera acquolina in bocca. «Ma penso che ne proverò qualcuna».

«Coraggioso», commentò la venditrice. Riempì di caramelle un sacchetto di plastica trasparente e lo porse a Jared. Lui lo prese e tirò fuori due caramelle, mentre la venditrice, intanto, registrava l’ordine alla cassa. Essendo delle FDC Jared non pagò le caramelle (i dolciumi, come tutto il resto, erano gratis in virtù di quello che i soldati delle FDC chiamavano con affetto il “pacchetto all-inclusive del giro dell’inferno”), ma i venditori registravano tutta la merce venduta ai soldati e presentavano il conto alle FDC. Il capitalismo era arrivato nello spazio e non se la stava cavando poi male.

Jared prese un paio di caramelle gommose e se le ficcò in bocca, le schiacciò con i molari e poi le tenne là, mentre la saliva diffondeva il sapore di liquirizia sulla lingua e l’aroma arrivava fino alle cavità sinusali. Chiuse gli occhi e si rese conto che erano proprio come se le ricordava. Ne prese una manciata e se la infilò tutta in bocca.

«Come sono?», chiese la venditrice nell’osservare quell’entusiastico consumo.

«Buone», rispose Jared masticando. «Molto buone».

«Devo dire a mio marito che c’è qualcuno della sua squadra qui», commentò la venditrice.

Jared annuì. «Siamo in due. Anche la mia bambina le adora».

«Tanto meglio!», disse la donna, ma Jared si era già allontanato, perso nei suoi pensieri, di ritorno al suo ufficio. Fece dieci passi, inghiottì il boccone di caramelle gommose, poi fece per prenderne delle altre ma si fermò.

La mia bambina, pensò. Fu aggredito da uno spesso nodo di dolore e di ricordi che gli fece venire gli spasmi; ebbe i conati e vomitò tutte le caramelle sul marciapiede del livello. Nel rigettare l’ultimo residuo di caramella, un nome prese forma nella sua testa.

Zoë, pensò. Mia figlia. Mia figlia morta.

Una mano gli toccò la spalla. Jared balzò indietro, quasi scivolando sul vomito per ritrarsi e il sacchetto di caramelle gli sfuggì di mano.

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