L'alleanza del Capitano Vorpatril by Lois McMaster Bujold

autore:Lois McMaster Bujold
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Fantascienza
editore: Baen
pubblicato: 2016-08-16T00:00:00+00:00

* * *

Ivan incontrò By nell’atrio dell’edificio, che entrava proprio prima di lui. «Hey, aspetta,» lo chiamò, e By si fermò. Ivan spostò il sacchetto della cena da una mano all’altra e chiese, «Stai salendo a vedere Rish?»

«Usciremo questa sera, sì.»

«Oh, bene.»

Entrarono insieme nel tubo di risalita. Ivan s’immaginò chiedere a By, Quali sono le tue intenzioni verso mia cognata? nel miglior stile paternalistico, e trasalì. Il guaio era che By avrebbe potuto rispondere. Ma come uscirono sul pianerottolo fuori dell’alloggio di Ivan, i suoi passi nondimeno rallentarono. By si fermò con lui, guardandolo interrogativamente.

«Riguardo Rish. Tu non la stai facendo, diciamo, innamorare di te o altro, vero? Perché potresti essere riassegnato, o non so che, e doverla lasciare. E non voglio essere bloccato in un appartamento pieno di donne rabbiose e piangenti, senza nessun altro maschio con cui sfogarsi a parte me.»

By chinò il capo apprezzando il suo interessamento. «No, sembra che io sia sul caso, almeno finché non tolgono le tende per Escobar. Il vostro, ah, non-divorzio, ha inciso sulla tabella di marcia?»

«Non ne ho idea.»

«Hai chiesto?»

«Uh… no?»

«Capisco.»

By era vestito in modo informale, non con un abito da sera; progettava, apparentemente, una serata in casa, non una serata fuori. Ivan proseguì con una segreta speranza, «Quindi, ah… c’è qualche possibilità che l’inviti a stare con te? Per risparmiare strada e tutto il resto. O che lei decida di spostarsi da te?»

Gli occhi socchiusi di By si fecero divertiti. «L’argomento non è emerso.»

«Ma tu potresti farlo emergere. Potresti? Preferirei piuttosto abbracciare un serpente, ma i gusti sono gusti.»

«L-l-l-lei è straordinariamente flessibile,» concordò By. «Mi aspetto che possa schiacciarmi la testa con le sue sole cosce. Cosce molto talentuose. Potrei essere in pericolo di vita ogni volta che andiamo a letto. Pensa solo che necrologio.»

Ivan eroicamente persistette, nonostante le rutilanti immagini che tale commento suscitava. «Potresti renderla felice anche solo portandola via dal mio divano.» O via sul mio divano, suppongo. Anche se era possibile che By l’avesse già fatto. Dannazione, rivoglio i miei mobili.

By sbuffò. «Felice? Dio, no, non potrei renderla felice. Nemmeno in mille anni.»

Ivan si accigliò sorpreso. «Non capisco. Sembra che la diverti abbastanza. Voglio dire, l’hai fatta ridere. L’ho sentita.»

By lo liquidò con un gesto. «Non sarà felice finché non si riunirà ai suoi fratelli-dispari. I vecchi Gioielli. Loro sono più che una troupe o una squadra, o anche una famiglia. Sospetto qualcosa di geneticamente indotto.»

Ivan storse il naso. «Stai suggerendo che siano una sorta di gruppo post-umano di menti Cetagandane o, o cosa?»

«No, non quello. Sicuramente no, a sentire alcune delle sue argomentazioni. Qualcosa di molto più viscerale. Sospetto che ci sia in gioco un qualche genere di bio-feedback cinestetico. Non è affatto ovvio quando la vedi isolata. Devi vederla insieme agli altri.»

«Uh, quand’è successo?»

«Ho dovuto scroccare agli Affari Galattici di ImpSec delle registrazioni delle esibizioni dei Gioielli. È… no, non è chiaro. Ma diventa sottilmente evidente, se li si osserva attentamente, che i Gioielli si sostenevano a vicenda, in qualche modo. Non so come.» By aveva dimenticato di essere viscido, mentre i suoi occhi si stringevano al ricordo e pensava.

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