Elite by Laurelin Paige

Elite by Laurelin Paige

autore:Laurelin Paige [Paige, Laurelin]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Always Publishing
pubblicato: 2019-09-25T22:00:00+00:00


CAPITOLO DICIASETTE

Più tardi, quella sera, quando scelsi il vestito per la festa al Red Farm, pensai a Donovan. Non era per nulla il tipo d’uomo con cui avrei voluto avere una relazione. E oggi ne avevo avuto ancora una volta una prova. Era ambiguo e crudele, e aveva ragione: avrei dovuto iniziare una storia con Weston. Lui sì che era protettivo, gentile e rispettabile.

E se il fatto di vedermi con Weston l’aveva fatto soffrire, poco male. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Poteva essere geloso quanto voleva. L’avrei addirittura aiutato scegliendo un abito adatto a sostenere il mio ruolo. Indossai il mio completo intimo preferito di La Perla, costituito da un reggiseno e delle mutandine effetto nudo. Non che avessi in programma di spogliarmi per qualcuno. Mi facevano sentire semplicemente più sexy.

Il vestito che avevo scelto aveva una gonna nera con lo spacco e la parte superiore attillata e con le maniche lunghe. Lo stile era simile a quello di un vestito da ufficio, se non fosse stato per la scollatura profonda e l’orlo troppo corto. Avrebbe fatto impazzire Donovan.

Non mi sarei mai vestita così per uscire da sola con lui, ma quella sera non saremmo stati soli. Era una festa tra colleghi. Con un sacco di altre persone, tra cui Weston. Quella sera volevo divertirmi.

Per essere sicura di partire con il piede giusto con i miei piani di divertimento, buttai giù un sorso di scotch. Poi mi infilai il cappotto e uscii per prendere un taxi.

Quando arrivai al Red Farm, la festa era già iniziata, il che era un bene. Ero il tipo di persona che preferiva arrivare in ritardo piuttosto che in anticipo. Uscii dal taxi e mi avviai alla porta d’ingresso del ristorante.

Prima che riuscissi a posare la mano sulla maniglia, Donovan sbucò fuori dall’ombra. Afferrandomi per il polso, mi trascinò a qualche metro di distanza dalla porta.

«Cosa stai facendo?» sibilò, spalancando gli occhi.

«Che vuoi dire?» ribattei, faticando a recuperare il fiato. Riuscivo a sentire il battito del mio polso sotto la sua mano, e non sapevo se il mio cuore batteva così forte perché lui mi aveva colto di sorpresa o perché mi stava toccando. «Sono appena arrivata».

«Con Weston». Mi strinse il polso con più forza, al limite dello spiacevole. «Cosa stai facendo?». Questa volta aveva parlato lentamente, sottolineando ogni parola per accertarsi che capissi.

E capii. Molto chiaramente.

«Non riesco a crederci». Ribollivo di rabbia e avevo la vista annebbiata. Questo era troppo. Mi liberai dalla sua stretta e mi voltai verso la porta.

«Non puoi stare con lui adesso» mi ammonì Donovan alle mie spalle.

Infuriata, mi voltai e lo spinsi, forte, con le mani aperte contro il suo petto. Subito il mio corpo vibrò, ricordando l’ultima volta che l’avevo spinto in quel modo anni prima.

«Questo mi ricorda qualcosa» sussurrò Donovan, la voce roca.

«Lasciami stare». Ancora una volta, mi avviai alla porta.

«Lui è fidanzato».

Girai su me stessa. «È un falso fidanzamento che tu l’hai spinto a contrarre».

«È un adulto» ribatté Donovan. «Può decidere per se stesso».



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