Finalmente contessa (I Romanzi Classic) by Eloisa James

autore:Eloisa James [James, Eloisa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-01-29T12:00:00+00:00

16

Giles tornò in salotto sentendosi come se qualcuno gli avesse tirato un’incudine in testa. Aveva sbagliato tutto. Dall’inizio alla fine. Yasmin l’accusava di essersi comportato in modo odioso e lui non era riuscito a difendersi perché non poteva che darle ragione.

L’aveva davvero ritenuta una donna dissoluta, bollandola come inadatta a diventare la sua contessa, umiliandola con i suoi comportamenti. Non importava che cercasse di contenere l’attrazione profonda da cui si sentiva travolgere. L’aveva fatto e doveva affrontarne le conseguenze.

Come aveva potuto offenderla così? La donna che desiderava più di qualunque altra? Non la detestava affatto per la leggerezza, le chiacchiere e il senso dell’umorismo, anzi, la desiderava proprio per queste qualità…

Sprofondò in poltrona e tuffò la testa tra le mani. Non aveva idea di come spiegarle. Sapeva che lei aveva ragione e che poteva trovarsi un marito migliore. Lui… era come un veleno. L’aveva disprezzata e poi sedotta. E a giudicare dalla reazione di Yasmin alle intimità del giorno precedente, era chiaro che non fosse abituata alle tresche, nonostante tutte le chiacchiere.

Una devastante ondata di disperazione lo assalì. Non si era sentito così nemmeno quando era morta sua madre. Si considerava immune alle emozioni forti. Se n’era reso conto anni prima, quando suo padre si era suicidato e, incapace di piangere, lui aveva dovuto imitare le facce tristi degli altri al funerale.

Sentì la porta aprirsi. — Niente tè, per favore — borbottò.

— Va bene — cinguettò Lydia. — Ma servi pure il tè — aggiunse, rivolta probabilmente a Duckworthy.

Giles non voleva saperlo e non alzò lo sguardo.

Lydia si sedette accanto a lui in un frusciare di gonne che gli fece capire che indossava uno dei suoi abiti da giovane debuttante, piuttosto che i più recenti da sensuale matrona. — Che succede? Sembri stranamente arruffato.

— Lei ha rifiutato la mia proposta — le disse, il tono pesante come piombo.

— Lady Yasmin?

— Perché sembri così sorpresa? — replicò lui, raddrizzandosi. — A dispetto di ciò che pensi di lei, Yasmin ha tutti gli scapoli più ambiti di Londra ai suoi piedi. Se gli altri ancora non la corteggiano è semplicemente perché non si è presa il disturbo di guardarli.

Lydia si chinò verso di lui come per abbracciarlo, poi cambiò idea e gli diede qualche colpetto sul ginocchio. Niente abbracci, nella loro famiglia. — So che la desideri…

— Provo qualcosa di più del semplice desiderio — ammise Giles.

— Capisco. — Dopo un attimo, Lydia aggiunse, il tono imbarazzato: — Perché mai non vuole sposarti? Ha saputo di nostra madre?

— I nostri genitori non c’entrano nulla con la sua decisione.

Sua sorella aggrottò la fronte. — Ma lo sa?

— Gliel’ho detto io. Non preoccuparti, non proferirà parola.

— Bene. — Seguì un lungo silenzio. — Ma sei davvero certo che i nostri genitori non abbiano nulla a che fare con la sua decisione?

— Sì. Si rifiuta di sposarmi perché ho dimostrato di disprezzarla, mancandole per giunta di rispetto. Dice di meritare qualcuno migliore di me, e ha ragione. — Di nuovo, tuffò la testa tra le mani.

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