I Segreti Di Milano by Giovanni Testori

I Segreti Di Milano by Giovanni Testori

autore:Giovanni Testori [Testori, Giovanni]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788858804896
Google: L6NhXCl-eooC
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2012-06-11T22:00:00+00:00


III

Nella sua fiducia, continuamente contraddetta, ma non per questo meno profonda, circa i lati misteriosi della vita, c’era un capitolo che riguardava la preveggenza; benché parlando, soprattutto quando a proporle eran gli altri, affermasse che si trattava solo di storie e che comunque per credere sarebbe stato necessario renderle di dominio pubblico, le previsioni, prima che si verificassero i fatti ad esse relativi, nel profondo dei suoi pensieri credeva, e tenacemente, che un avvenimento s’annunciasse con strani segni dal futuro, in cui era prigioniero, nel presente. Anzi di quella recettività lei, dopo averne avuto conferma da una novella letta su “Sogno”, la novella che forse l’aveva più commossa e turbata fra quante, ed eran centinaia, aveva letto, tanto da sentirsi in dovere di comunicar all’autrice con una lettera spedita dopo lunghe esitazioni tutto quel suo turbamento e tutta quella sua commozione, aveva preso a ritenersi una specialista.

La seconda gravidanza della sorella, per esempio, lei l’aveva prevista non solo quando la Maria, il cognato e i vecchi, che pure non desideravan altro, nemmeno se la sognavano, ma quando per l’estrema vicinanza della prima poteva sembrar più che improbabile, assurda; il fatto poi che all’apparir nel groviglio dei sogni, delle immagini annunciatrici, lei avesse avuto un urto tra di rabbia e di vomito, non aveva fatto che riprovargliene la fondatezza.

Infatti, di là a trenta giorni: “La Maria, ecco, la Maria aspetta ancora...”.

Sette mesi dopo, la morte della prozia che se ne stava ricoverata all’ospizio di Baggio da più di nove anni (una della quale, forse perché ben pochi degli altri parenti parevan ricordarsi, lei s’era fatta un culto affettivo tanto più esibito, quanto più ne risultava evidente la stranezza) le era venuta dal futuro con forza altrettanto evidente; anche se non più attraverso il sogno, ma nel quotidiano svolgersi della vita e anzi addirittura nel pieno del traffico stradale. Si trovava infatti lì lì per attraversar via Procaccini, lo ricordava come se la cosa avvenisse in quel momento, quando s’era sentita chiamar alle spalle; s’era voltata con uno scatto veloce, piena di timore; ma nel buio non aveva visto nessuno; tuttavia la voce, durando nell’orecchio, le si era rivelata subito per quella ben nota della vecchia prozia: sembrava che l’avesse chiamata sul punto d’esser inghiottita da un precipizio o dal vuoto. Come fosse soltanto questione di dar tempo al tempo, il giorno successivo con la puntualità d’un fatto meccanico dall’ospizio era arrivata la notizia del decesso.

Questi e altri fatti che, analoghi a quelli, come quelli non facevan che provare la sua strana sensibilità, la Giovanna se li andava ripetendo proprio perché l’ilare gioia di poco prima e il conseguente sospetto che fosse imminente qualche notizia strana, ma serena, le s’eran mostrate il più esplicito avviso che anche per lei stava arrivando il momento della rivincita e della liberazione.

Ma di che si trattava? E chi o cosa le avrebbe portato quella notizia?

In verità più che una notizia era la segnalazione d’una possibilità, per lei nuova se pur desiderata a lungo e disperatamente. Quella



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