Il Pendolo di Foucault by Umberto Eco

Il Pendolo di Foucault by Umberto Eco

autore:Umberto Eco
La lingua: it
Format: mobi, epub
Tags: eco, templari, romanzo, foucault
pubblicato: 2012-01-17T23:00:00+00:00


"Va bene," dissi, "ammettiamo che possiamo stabilire un rapporto tra i due fatti. Ma come si passa da Sant'Albano al Pendolo?"

Lo seppi nel giro di pochi giorni.

"Dunque, il priore di Sant'Albano è abate di Saint-Martin-des-Champs, che quindi diventa un centro filo-templare. Bacone, per via del suo feudo, stabilisce un contatto iniziatico coi druidi seguaci di sant'Albano.

Ora ascoltate: mentre Bacone inizia la sua carriera in Inghilterra, finisce la propria in Francia Guillaume Postel."

(Avvertii un'impercettibile contrazione sul volto di Belbo, mi ricordai del dialogo alla mostra di Riccardo, Postel gli evocava chi gli aveva sottratto idealmente Lorenza. Ma fu cosa di un istante.)

"Postel studia l'ebraico, cerca di mostrare che è la matrice comune di tutte le lingue, traduce lo Zohar e il Bahir, ha contatti coi cabalisti, lancia un progetto di pace universale affine a quello dei gruppi rosacrociani tedeschi, cerca di convincere il re di Francia a un'alleanza col sultano, visita Grecia, Siria, Asia Minore, studia l'arabo, in una parola riproduce l'itine-rario di Christian Rosencreutz. E non a caso firma alcuni scritti col nome di Rosispergius, colui che sparge la rugiada. E Gassendi nel suo Examen Philosophiae Fluddanae dice che Rosencreutz non viene da rosa ma da ros, rugiada. In un suo manoscritto parla di un segreto da custodire sino a che non vengano i tempi e dice: 'Perché le perle non siano gettate ai porci.' E

sapete dove appare questa citazione evangelica? Nel frontespizio delle Nozze Chimiche. E padre Marino Mersenne, nel denunciare il rosacrociano Fludd, dice che è della stessa pasta di quell 'atheus magnus che è Postel. D'altra parte pare che Dee e Postel si siano incontrati nel 1550, e magari non sapevano ancora, e non avrebbero potuto sapere sino a trent'anni dopo, che erano loro due i gran maestri del Piano destinati a incontrarsi nel 1584. Ora Postel dichiara, udite udite, che in quanto discendente diretto del figlio maggiore di Noè, e visto che Noè è il fondatore della stirpe celtica e quindi della civiltà dei druidi, il re di Francia è l'unico legittimo pretendente al titolo di Re del Mondo. Proprio così, il Re del Mondo di Agarttha, ma lo dice tre secoli prima. Lasciamo stare il fatto che s'innamora di una vecchiaccia, Joanna, e la considera la Sophia divina, l'uomo non doveva avere tutte le rotelle a posto. Badiamo bene che aveva dei nemici potenti, lo hanno definito cane, mostro esecrabile, cloaca di tutte le eresie, posseduto da una legione di demoni. Tuttavia, anche con lo scandalo di Joanna, l'Inquisizione non lo considera eretico, bensì amens, diciamo un poco tocco. Cioè, non si osa distruggere l'uomo perché si sa che è il portavoce di un qualche gruppo abbastanza potente.

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Segnalo a Diotallevi che Postel viaggia anche in oriente ed è contemporaneo di Isaac Luria, traetene le conseguenze che vi pare. Bene, nel 1564

(l'anno in cui Dee scrive la Monas lerogliphica) Postel ritratta le sue eresie e si ritira.... indovinate dove? Nel monastero di Saint-Martin-des-Champs! Che cosa aspetta? Evidentemente aspetta il 1584."

"Evidentemente," confermò Diotallevi.

Proseguii: "Ci rendiamo conto? Postel è gran maestro del nucleo francese, che attende il contatto col gruppo inglese.



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