Io ti troverò by Anthony E. Zuiker

autore:Anthony E. Zuiker [Zuiker, Anthony E.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-200-4921-8
editore: SPERLING & KUPFER
pubblicato: 2009-12-31T16:00:00+00:00

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NON ci furono preamboli, niente preliminari, nessun tipo di conversazione. Dark le sfilò rapido la maglietta - per la verità la «sua» maglietta, notò di sfuggita - e diede inizio a una frenetica esplorazione del corpo di lei. Anche Lisa gli strappò di dosso i vestiti, avvertendo un leggero odore d'incenso sulla sua camicia mentre gliela toglieva. Dove sei stato a Venice Beach? avrebbe voluto domandare. Ma Dark premette la bocca contro la sua, troncando la frase a metà di una sillaba. Lei reagì subito, bloccandolo con le gambe contro il tavolo, slacciandogli i pantaloni, facendoglieli scivolare lungo i fianchi.

«Io so tutto di te, Dark», disse. «So che cosa ti calma. So che cosa ti eccita. Brenda Condor ha stilato dei rapporti dettagliatissimi.»

«No», rispose Dark, sentendo la rabbia montargli dentro. «Non pronunciare quel nome.»

«Mi dispiace.»

«Non farlo e basta.»

Oh, Brenda Condor se lo era manipolato per bene. Lui era vulnerabile dopo la morte di Sibby, smaniava di ritrovare il legame fisico che condividevano. Sibby era la sua droga, e la Condor ne aveva approfittato mentre lo controllava per conto di Wycoff. Glielo aveva detto: «Io sarò tutto ciò che vuoi: la tua psicologa, la tua ragazza, la tua sposa immaginaria, la tua compagna, la tua puttana. Qualunque cosa ti serva per tenerti la mente occupata». Da allora, Dark si era ripromesso di non permettere più che una cosa simile accadesse di nuovo. Quando aveva bisogno di sesso se lo procurava con anonime professioniste, non con persone vicine a lui, o che avrebbero potuto diventarlo.

Come Lisa Graysmith.

Ma Dark era convinto che questa volta era diverso. Lei non stava entrando nella sua testa sfruttando il sesso, era lui che voleva penetrare in quella di lei. Quella donna nascondeva ogni cosa dietro una facciata di sicurezza e arroganza, sofferenza e seduzione, atteggiamenti che sembravano troppo studiati per essere veri. Dark voleva scoprire ciò che era realmente e vedere che cosa saltava fuori.

O almeno questo era ciò che ripeteva a se stesso.

Dopo, mentre giacevano nudi sul pavimento di cemento, i corpi coperti di sudore, Dark ripensò all'ultima volta in cui aveva perso il controllo in quel modo, sentendosi ribollire il sangue e abbandonando ogni inibizione morale. L'ultima volta in cui aveva soffocato la razionalità e permesso alla parte animale della sua mente di prendere il sopravvento.

Era stata la notte in cui aveva massacrato Sqweegel.

Poco dopo Lisa Graysmith ruppe finalmente il silenzio. «So che cosa stavi facendo.»

«Davvero?»

«Volevi scoprire chi fossi realmente, giusto? Vedi, è una cosa che praticamente hanno inventato quelli che lavorano nel mio campo.»

Dark non disse nulla.

«Non è un rimprovero», proseguì lei. «Credimi. È una novità gradita. Nel mio lavoro le manipolazioni, le falsità e i sospetti non si contano… e questa non è che la superficie. Non hai idea di quanto possano essere profondi certi rancori e segreti. Perciò quando ho occasione di sfuggire a tutto questo e ricondurre i rapporti umani a qualcosa di primordiale, di essenziale, di crudo… be', io ne approfitto, accidenti. Indipendentemente dalle tue intenzioni.»

Dark non disse nulla e lei sorrise.

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