Kiss by Ted Dekker ed Erin Healy

autore:Ted Dekker ed Erin Healy [Healy, Ted Dekker ed Erin]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fanucci
pubblicato: 2008-12-31T23:00:00+00:00

21.

Per il resto di quel giorno e per tutto quello successivo Wayne sembrò attento a evitare il contatto fisico con Shauna, pur senza allontanarsi mai dal suo fianco. Solo una volta venne meno a quella regola: quando nel salotto del bungalow le diede un ridicolo bacetto sul dorso della mano prima di separarsi da lei per la notte.

Shauna fu risvegliata nel cuore della notte dal rumore dei passi di Wayne in salotto. La sorvegliava per evitare che scappasse di nuovo? O stava forse progettando di entrare nella sua stanza per soffocarla nel sonno?

Shauna non si rimise a dormire.

Come poteva sfuggire al suo controllo e alle sue intenzioni omicide?

Wayne le avrebbe impedito in qualsiasi modo di ricordare che aveva cercato di ucciderla. Si era insinuato nella sua vita, presentandosi come il suo ragazzo per tenere a bada la sua memoria.

Se non si fosse ritrovata quella strana capacità di leggere la memoria altrui, il piano di Wayne avrebbe funzionato senza alcun dubbio. E forse ora sarebbe stata impegnata a trovare il modo di lasciarsi alle spalle quella sua vita deprimente per progettarne una completamente nuova a Huston, in compagnia del suo peggior nemico.

Una volta là lui l'avrebbe uccisa? Avrebbe inscenato una tragedia? O un altro incidente?

Quindi il suo incidente era stato pianificato? Ma se le cose stavano così, non era sua la responsabilità delle attuali condizioni di Rudy. Era di qualcun altro. Di Wayne Spade. Se avesse potuto dimostrarlo, sarebbe riuscita a sentirsi nuovamente in pace con sé stessa e Rudy avrebbe avuto almeno giustizia, non potendo riavere indietro la sua vecchia vita.

Ovviamente andava esclusa l'ipotesi che Wayne avesse solo cercato di approfittare del tragico evento.

Ma perché Wayne la voleva morta?

Corbin, forse, avrebbe saputo rispondere a quella domanda.

Ma in tal caso perché non glielo aveva detto quel giorno allo Statesman? Perché chiederle di andare a casa sua decretando in tal modo la propria morte? Cosa c'era di tanto pericoloso nel dirle tutto lì in quel momento?

E va bene. Forse Corbin non ne sapeva niente, ma il suo testimone sì.

Non aveva senso. Perché Wayne non aveva ucciso il testimone, allora? Forse perché non sapeva chi fosse? Aveva ucciso Corbin per intimorire il testimone? Per stanarlo?

Un dolore martellante si sprigionò dalla sua nuca e le si insinuò fin dentro le orecchie.

Forse non esisteva alcun testimone. Forse era solo uno spauracchio che Corbin si era inventato per proteggersi. In effetti non gli era stato di particolare aiuto. Comunque, se davvero era venuto a sapere di un testimone che avrebbe potuto rivelare al mondo ciò che aveva visto, perché aveva tenuto per sé quell'informazione fino al suo risveglio dal coma? Perché non era andato alla polizia non appena lo aveva scoperto? Per quale motivo lo aveva rivelato a lei ma non agli organi giudiziari?

Solo per tenerla lontana da Wayne?

Anche questo non aveva alcun senso. Corbin avrebbe potuto rivelarglielo anche senza mettere in piedi quel ridicolo teatrino dei misteri.

E se il testimone segreto fosse stato Miguel Lopez le avrebbe detto «Wayne Spade vuole ucciderti per salvarle la vita, non: «Wayne Spade non è tuo amico.

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