La maman di via del Campo (Tascabili. Noir) (Italian Edition) by Rosa Cerrato

La maman di via del Campo (Tascabili. Noir) (Italian Edition) by Rosa Cerrato

autore:Rosa Cerrato [Cerrato, Rosa]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 9788875638405
editore: Simplicissimus
pubblicato: 2013-01-21T23:00:00+00:00


XII

Puntuali, alle nove, i componenti della squadra e Palmieri si incontrano nell’ufficio del vicequestore. Nelly si è vestita con cura, questa volta, in divisa, cosa che non le piace molto, ma le dona. Amanda sfrutta la sua figuretta slanciata e minuta e l’ha impacchettata anche lei nella divisa. Gli uomini sono tutti in ghingheri, per quanto permesso dal caldo che non molla. Si respira aria di trionfo, dentro e fuori l’ufficio, la soddisfazione dei più è palpabile. Si siedono, Palmieri in un completo tanto bianco da farlo sembrare irreale, il viso chiuso in un’espressione ermetica, Tano in divisa (gli sta d’incanto), che tenta invano di stabilire con Nelly un contatto con gli occhi. Marco Auteri, sportivo in pantaloni tabacco e giacca beige, in preda all’eccitazione per aver portato a termine quell’indagine difficile che fino al giorno prima sembrava addirittura insolubile, e per aver fatto centro fin dall’inizio sul colpevole. Alla faccia del super profiler e del commissario Nelly Rosso.

“Tra poco arriva Laurenti, e poi c’è la conferenza nella sala stampa”.

È Tano a rompere il silenzio, e la guarda, insicuro.

“E cosa intende dire, che abbiamo trovato il colpevole e risolto il caso? Che la faccenda si chiude qui?”.

“Beh, Nelly, all’incirca. Sarà per lo meno molto ottimista, anche se i risultati delle autopsie arriveranno solo nella tarda mattinata”.

“Scusa, Tano, ma non sarebbe stato meglio avere i risultati e spostare la conferenza stampa per non dover poi magari aggiustare il tiro?”.

“Ho sentito al telefono Volponi, che preme perché chiudiamo il caso al più presto. Anche Laurenti non ha voluto rimandare. E neanche Alessandro”, cenno affermativo del profiler, “era d’accordo per aspettare. Come avrai potuto notare, questo Sonni corrisponde al profilo. C’è come età, era uomo, solitario, difficoltà con le donne, la madre se ne è andata di casa quando era piccolo, quindi motivi di rancore per il gentil sesso, il padre è morto due anni fa. Ha un passato di droga, di problemi con se stesso e chi più ne ha più ne metta. C’è anche la concreta possibilità che le abbia incontrate tutte a Mani amiche, come hai appurato tu. Questo rinforza la nostra teoria”.

“E le teste? Dove le teneva le teste? Le abbiamo trovate?”.

Tano e gli altri la guardano scazzati, come si fa con una guastafeste. Il vicequestore non sa cosa rispondere. Tamburella con le dita sulla scrivania.

“No”, ammette controvoglia, “le teste non ci sono. Neppure le mutandine. E neanche il posto in cui portava le vittime, e neanche lo strumento con cui tagliava loro la testa, e per la verità neanche il Ducato, o comunque il mezzo con cui probabilmente le portava in giro, prima vive, poi morte, per la città. Mancano parecchie tessere al nostro puzzle, hai ragione, Nelly. Però questo non significa che il disegno di fondo sia sbagliato. Lui ha sottratto il Narcuron. Si è suicidato perché stavamo per prenderlo”.

“Sulla confezione di Narcuron ci sono le impronte del Sonni. E se si è ucciso è probabilmente perché era stato scorto sul luogo di un altro delitto, insomma, la logica.



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