La piccola pasticceria nel giardino dei fiori (Italian Edition) by Carole Matthews

La piccola pasticceria nel giardino dei fiori (Italian Edition) by Carole Matthews

autore:Carole Matthews [Matthews, Carole]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2019-04-28T22:00:00+00:00


In cucina, sbuffo. «Uff. Che corsa abbiamo fatto, ma credo che adesso abbiamo qualche minuto di tranquillità».

«Bene», dice Lija. Va alla dispensa e prende una torta già sistemata su una tortiera. C’è sopra una candela.

«Per me?», chiedo presa alla sprovvista.

«Tanti auguri».

È un bel pan di Spagna, decorato con abbondanza di frutti estivi: fragole, lamponi, mirtilli e una spruzzata di bei fiori freschi. Ai lati fuoriesce la panna.

«Bellissima. La tua creazione migliore. Abbiamo tempo di mangiarcene una fetta ora?».

Lija controlla rapidamente che i clienti in giardino siano tutti soddisfatti. «Penso di sì». Prende dal cassetto un coltello e me lo passa.

«Sono così emozionata», dico.

«Esprimi desiderio», mi istruisce.

Chiudo gli occhi e sto ancora cercando di svuotare la testa in modo da chiedere qualcosa di bello, quando sento bussare alla porta. La vado ad aprire e mi ritrovo davanti Danny, appoggiato allo stipite.

«Che velocità», scherza Lija, dando per scontato di conoscere l’oggetto del mio desiderio.

Stringe in mano un mazzolino di fiori selvatici.

«Non ho idea di che cosa siano», commenta Danny porgendomi i fiori. «Ma li ho raccolti con le mie stesse mani. Spero che conti qualcosa».

«Sono bellissimi». Le sue mani forti traboccano di fiori estivi: tanaceto, cerfoglio, amarella, acetosella, olmaria, alcuni ranuncoli e persino del tarassaco. «Adoro i fiori selvatici. Molto meglio di qualsiasi bouquet comprato dal fioraio. Sei davvero gentile».

«E giusto in tempo per torta», aggiunge Lija.

«Ciao, eh», saluta Danny.

«Ciao eh te», ribatte lei.

«Sembri una a cui ha vomitato in testa il gatto», nota lui.

«Anche tu».

«Ho avuto una serata pesante», ammette Danny. «Sono andato a letto praticamente all’alba».

Di nuovo, cerco di non stare a pensare se sia andato a letto da solo o no.

«Ho appena accompagnato i ragazzi in stazione. Eravamo tutti un po’ verdi in faccia quando è arrivato il taxi».

«Si sono divertiti al festival?»

«Sì. Anche se penso che per loro fosse un po’ sottotono».

«Taglia torta», ingiunge Lija. «Non abbiamo tutto giorno».

Perciò taglio delle grosse fette della sua bella torta e lei tira fuori piatti per tutti.

«Ne prendi un po’, Danny?»

«Prova a impedirmelo. Sembra buonissima». Si avventa sulla fetta di torta che gli porgo. «Uh. Una meraviglia». Fa l’occhiolino a Lija. «Dovrei portarti via prima che lo faccia un ragazzino malnutrito. Mi faresti il grande onore di sposarmi, Lija?»

«Vaffanculo». Fa un cenno della testa verso di me e dice: «Sposa lei».

Mentre io arrossisco furiosamente, Danny ride. «Credo che Fay sia già impegnata».

«Ne prendo un po’ anche per Stan», dico affrettandomi a tagliare un’altra fetta.

«Dai a me». Lija tende il piatto. Solo lei potrebbe farlo in modo tanto burbero.

Le passo un po’ di torta per Stan. «Ci penso io. Tu hai altro da fare».

«Porto io». Mi lancia un’occhiataccia e tiene il piatto sollevato. «Potrei impiegarci tempo», annuncia a voce alta. «Parecchio tempo».

Poi esce impettita dalla porta e indietreggiando appena quando la colpiscono i raggi del sole, si ritrova all’aria aperta.

Faccio un’espressione interrogativa. «Ma di che cosa stava parlando?».

Danny mi sorride. «Credi che alludesse sottilmente al fatto che dovrei approfittare del tempo a mia disposizione per darti un bacio di compleanno?»

«Oh». Non ci avevo pensato.



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