L'innocente by David Baldacci

autore:David Baldacci [Baldacci, David]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Timecrime
pubblicato: 2012-12-16T23:00:00+00:00

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Robie stava davanti al capolinea da dove il pullman maledetto era partito. Ripercorse mentalmente ancora una volta gli eventi di quella notte. Non era riuscito a uccidere Jane Wind e il secondo tiratore aveva fatto il lavoro per lui. Robie aveva messo in atto il suo piano di fuga ed era giunto a quel capolinea per andare fuori città. Non lo aveva detto a nessuno. Non aveva lasciato nessun tipo di traccia.

Ma avevo prenotato un posto su quel pullman per quel giorno usando un nome falso di cui in teoria solo io ero a conoscenza. Eppure lo sapeva anche qualcun altro. Qualcuno che aveva intenzione di uccidere tutte quelle persone solo per arrivare a me.

Si guardò intorno. Di certo da lì non tutti avrebbero potuto piantare quella bomba sullo pneumatico del pullman. Il veicolo era arrivato al capolinea e le persone erano salite a bordo. Non appena la porta si era chiusa alle spalle dell’ultimo passeggero, il pullman era partito. Ma in giro per il capolinea c’erano diverse persone. Un altro pullman sarebbe partito di lì a poco per condurre i passeggeri verso sud fino a Miami. Il dinamitardo sarebbe stato notato. No, l’esplosivo non era stato piazzato sul mezzo quando si trovava al capolinea.

Robie si diresse verso la biglietteria. Spiò dal vetro e si assicurò che la donna dietro il bancone non fosse la stessa che gli aveva venduto il biglietto. Non era lei. Aveva già avuto conferma che non fossero presenti telecamere di sorveglianza né dentro né fuori l’edificio. La compagnia probabilmente non aveva soldi da spendere per queste cose.

Entrò. Il posto era sporco proprio come i pullman della compagnia. Andò verso il bancone e si mise in fila dietro una donna grassa con un bambino aggrappato al petto. Ce n’era un altro in un seggiolino per auto, che la donna dondolava avanti e indietro. Questa immagine riportò alla memoria di Robie Jane Wind e i suoi due bambini.

Quando Robie giunse al bancone, la giovane donna gli rivolse un’espressione annoiata. Erano quasi le undici e probabilmente voleva andarsene.

«Posso aiutarla?» borbottò la donna.

Robie mostrò il distintivo. «Indago sull’esplosione di uno dei vostri pullman.»

La donna si raddrizzò sulla sedia prestandogli maggiore attenzione. «Okay.»

«Ho bisogno che mi indichi da dove entrano i pullman prima di arrivare qui e caricare i passeggeri.»

«Abbiamo una rimessa a due isolati da qui. L’autista si registra lì, verifica l’itinerario di viaggio e poi passa un’ispezione di sicurezza del mezzo. Si procede con la pulizia e si fa il pieno, cose così.»

«Mi dia l’indirizzo preciso, per favore.»

La donna appuntò la via e passò il pezzo di carta a Robie.

«Grazie» le disse. «A che ora stacca?»

Lei sollevò un sopracciglio, non proprio contenta all’idea che lui ci stesse provando. «Mezzanotte» rispose circospetta. «E ho il ragazzo.»

«Non ne dubito» replicò Robie. «È una studentessa?»

«Alla Catholic University.»

Guardò gli interni deprimenti dell’edificio in mattoni antracite. «Studi molto» le consigliò. «E non si guardi mai indietro.»

Salì sulla Volvo e si diresse due isolati più a sud.

Il cancello della rimessa era chiuso con un lucchetto.

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