Qualcosa di personale by James Patterson

autore:James Patterson [Patterson, James]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B07T3119TH
editore: Longanesi
pubblicato: 2019-09-26T00:00:00+00:00

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«Tre giorni?» esclamai quel pomeriggio, fuori del campo sportivo della Starksville High School. Ero insieme a Bree e parlavo al telefono in viva voce con Naomi.

«Se non cinque» rispose mia nipote. «Il giudice Varney ha i calcoli renali. Ne sta espellendo due. Secondo il procuratore Strong, nella migliore delle ipotesi il processo riprenderà venerdì, ma più probabilmente si rimanderà a lunedì prossimo.»

«Forse per noi è un vantaggio» osservò Bree.

«Per quale motivo?» chiese Naomi.

Risposi io: «A meno che tu e Stefan non sappiate qualcosa che ci avete taciuto, a legare Bell al narcotraffico sono solo i sospetti di Stefan».

«E una serie di indizi» replicò Naomi.

«Non basta» ribatté Bree. «Servono le prove.»

Dissi: «Se scopriamo che Bell è a capo di un traffico di stupefacenti e rischia di essere smascherato, le accuse di Sharon Lawrence perdono di colpo consistenza e l’ipotesi che Bell abbia tentato di incastrare Stefan diventa più verosimile».

«Resta il DNA» osservò Bree.

«Che sono in grado di spiegare» rispose Naomi. «Stefan e Patty usano il profilattico e ho un perito disposto a testimoniare che il liquido seminale sul corpo di Rashawn e sugli slip di Sharon Lawrence potrebbe provenire da un preservativo usato e recuperato dalla spazzatura.»

«Sufficiente per un ragionevole dubbio» rimarcai.

«Il problema è che non abbiamo le prove che Bell sia un narcotrafficante» sottolineò Bree. «E l’assenza di Patty Converse stamattina non ci aiuta.»

«Sto andando a casa sua» disse Naomi. «Ho provato a chiamarla, ma non risponde al telefono.»

«Facci sapere» dissi. E chiusi la comunicazione.

Entrammo nel campo sportivo e ci andammo a sedere sugli spalti. Riconobbi molti atleti e anche Sharon Lawrence, che ci fulminò con lo sguardo mentre passava di corsa con le sue amiche.

Bree disse: «L’altro giorno Cece Turnbull ha detto che Rashawn era turbato, nei giorni precedenti la morte».

«Sì, me lo ricordo.»

«Forse era turbato perché aveva assistito allo stupro» mormorò sottovoce.

La guardai e vidi che non stava scherzando.

«Non possiamo escluderlo» risposi.

E se Stefan ci avesse raccontato un cumulo di menzogne? Magari Rashawn l’aveva sorpreso con Sharon Lawrence e mio cugino l’aveva messo a tacere per sempre.

Jannie correva con le più grandi sotto lo sguardo attento dell’allenatrice Greene. Facevano allunghi sui duecento metri e mi sembrava che Jannie faticasse a tenere il passo con le altre.

Alla fine dell’allenamento, Jannie andò a prendere la felpa nel suo borsone, se la infilò e venne verso di noi con espressione infelice.

«Ho fatto schifo» disse. «Non capisco a cosa servano tutti ’sti allunghi.»

«L’hai chiesto all’allenatrice?»

Jannie si strinse nelle spalle. «Aumentano l’esplosività, dice.»

«Ecco a cosa servono, allora» osservò Bree.

«Non ho problemi di esplosività» brontolò Jannie.

«Migliorarla male non fa» le dissi. Vidi che Melanie Greene veniva verso di noi con il borsone di Jannie e l’espressione grave.

«Dottor Cross» disse senza guardare Jannie. «C’è un problema.»

«E cioè?» chiesi, alzandomi in piedi.

Melanie Greene mi porse il borsone di Jannie. Era aperto.

Jannie aveva l’aria confusa: non capiva perché l’allenatrice si stesse comportando in quel modo. Allungò il collo, ma l’allenatrice spostò la sacca. «Voglio che prima la veda tuo padre.»

Mi avvicinai e guardai nel borsone di mia figlia.

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