Sei casi al BarLume by Marco Malvaldi

Sei casi al BarLume by Marco Malvaldi

autore:Marco Malvaldi
La lingua: ita
Format: azw3, epub
ISBN: 9788838935701
editore: Sellerio Editore Palermo
pubblicato: 2016-09-28T22:00:00+00:00


La tombola dei troiai

«“... la parte denominata quota variabile è rapportata alle quantità di rifiuti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione. A differenza della quota fissa, l’entità...”».

Sulla sua seggiola preferita, il basco ben calcato in testa, il Rimediotti stava leggendo a voce alta da un foglio piegato in tre, con tutto l’aspetto di una bolletta; intorno a lui, gli altri vecchietti lo seguivano con la distratta attenzione da ventotto dicembre, giorno tradizionalmente riempitivo e privo di significato. Dietro il banco, chino sul tagliere, Massimo stava operando un limone con calma concentrata.

Il Rimediotti si interruppe, dette due o tre colpi di tosse e li fece seguire da un rumore preoccupante, a metà fra una tela strappata e un frullatore. Non che fosse raffreddato, intendiamoci; il Rimediotti questi rumori li faceva anche d’agosto. Ma, se fosse stato costipato in qualche modo, avrebbe avuto le sue brave ragioni: il Natale, quell’anno, aveva deciso di presentarsi in adeguate condizioni climatiche, e da una settimana faceva un freddo assurdo, punteggiato qua e là da sporadici tentativi di nevicata. Fiocchi rari, che provavano di quando in quando a farsi vedere, inadeguati come turisti in infradito a dicembre e destinati a squagliarsi tra gli aghi dei pini senza nemmeno attecchire.

«“... l’entità di detta quota variabile”» continuò il Rimediotti, dopo essersi liberato l’ancia «“è in funzione del numero degli occupanti, e viene stabilita coi criteri seguenti: per la civile abitazione...”».

«Per la civile abitazione cimportaunasega» lo interruppe Massimo, senza alzare la testa. «Nonostante siano dieci anni che siete convinti che qui sia casa vostra, questo posto continuerebbe ad essere un bar, anche se solo per la legge».

«Ìmmei quanto sei impaccioso».

«Abbi pazienza, Gino, ma ha ragione ir bimbo. Vai a una parola a stagione» concesse Pilade. «Se ti metti anche a leggere le parti inutili addio».

«Io vorrei sape’ che fretta ciai, anche te» rispose il Rimediotti cercando con il dito il punto per ripartire. «Si vede hai paura ti si freddi la lapide. Allora, eccoci. “Per le utenze non domestiche sono stati assunti i valori medi dei coefficienti definiti dalle tabelle 3a e 4a del dippierre numero centocinquantotto barra millennovecentonovantanove”. E cosa vor di’?».

«Eh, che vuol dire» rispose Massimo, continuando a sbucciare. «Vuol dire che le tasse del duemilatredici, cioè i soldi che gli devi dare in un momento di crisi, te le calcolano in base al flusso di clienti che avevo nel novantanove, quando il bar era sempre pieno».

Finito di scuoiare l’incolpevole frutto, Massimo ne prese un lembo di pelle e lo annegò dentro una tazzina, tanto per essere sicuro. Quindi, presa la tazza, la mise sul bancone con delicatezza.

«Ecco qua, ponce a vela per Annacarla. Bello caldo».

Annacarla Boffici, portalettere ufficiale del paese, detta la Postona in virtù di un culo che faceva provincia e di un peso ufficiale di centosedici chili netti, rivolse a Massimo un sorriso da gatta soddisfatta.

«Basta tu ’un me l’abbia anche avvelenato» disse, prendendo in mano la tazzina con un sorriso bello pieno. «Io ’un c’entro nulla. Ambasciator non porta pena, lo sai vero?».



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.