Una storia cattiva by Doriana Cantoni

autore:Doriana Cantoni [Cantoni, Doriana]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Independently Published
pubblicato: 2018-09-26T22:00:00+00:00

Sulle pareti laterali sono posizionate le statue lignee di tre santi, due dalla parte sinistra e uno da quella destra, verso l'uscita, mentre la quarta statua si trova a pochi passi dalla zona dell'altare ed è la più importante, quella della Madonna. Di solito le offerte in monete fatte dai fedeli si concentrano in quell'unico punto che è anche il più luminoso, per via delle candele accese.

Tutte le sere il parroco ritira diligentemente le offerte in denaro, cominciando a svuotare le cassette di ferro che sono dotate di un'apertura in basso simile a quella di un piccolo salvadanaio. Ogni volta parte proprio da quella della Madonna. Ha nel mazzo una minuscola chiavetta che serve ad aprirne con facilità la parte inferiore, prima invece bastava solo tirare, però gli ammanchi erano così frequenti che alla fine ha dovuto domandare al fabbro di sostituire tutte le cassette.

I ragazzini che andavano in parrocchia solo per riuscire a rubare qualche spicciolo, non appena hanno capito che non c'era più nessun modo veloce di sottrarre le monete, hanno messo il broncio e da allora non si sono più fatti vedere, come se fosse colpa del prete non consentirgli più di rubare.

Poco lontano dall'altare alcuni volontari hanno allestito da qualche giorno un presepe con statuine in terracotta e il paesaggio fatto in cartapesta. È una novità degli ultimi anni, in passato si faceva il presepe vivente la Vigilia di Natale sul sagrato della chiesa e c'erano anche i canti del coro dei bambini. Era molto bello e venivano anche da lontano per ammirare tutta la scena che terminava con la nascita di Gesù Cristo, ma purtroppo i figuranti hanno cominciato a litigare su chi doveva interpretare i ruoli più importanti, soprattutto le donne che volevano essere tutte la madre del bambino.

Dopo un paio di anni in cui la rappresentazione era stata così nervosa che, solo terminata, don Lino era riuscito a rilassarsi, l'ultima volta era invece successo il fattaccio. C'è da premettere che il piccolo Gesù bambino non era interpretato da nessun neonato, ma da un bambolotto in ceramica fatto da un artigiano del posto, in quanto con le temperature molto rigide di quel periodo dell'inverno non si poteva certamente rischiare che un vero neonato si prendesse un malanno.

Era un pezzo unico, perfetto per quel ruolo singolare, fragile e delicato. Con il tempo era divenuto per molti il simbolo della loro piccola comunità e veniva conservato con cura dalla madre dell'artigiano che l'aveva fatto. Lei lo portava in chiesa solo il 24 e per le prove si utilizzava un bambolotto in pezza.

Era stato proprio durante la vera recita, di fronte a tutto il paese riunito, che una delle Madonne scartate si era fatta largo tra la folla e aveva ghermito il bambino come fosse della carne da macello. Poi l'aveva gettato in testa alla malcapitata Madonna, una ragazza bionda con gli occhi azzurri, scelta proprio grazie alla sua bellezza che, a causa di quel colpo dato a tradimento, aveva rischiato di perdere un occhio, e infine giù per terra, con tutta la sua forza, sbriciolandolo all'istante.

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