Volevo tutto by Andrea Gentile

Volevo tutto by Andrea Gentile

autore:Andrea Gentile [Gentile, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788858670712
Google: 0o1NBAAAQBAJ
editore: Rizzoli
pubblicato: 2014-09-08T22:00:00+00:00


34

«Allora, amore, è tutto pronto. Una settimana e siamo lì, lì da te. Come una vera famiglia. Io, te e Renzo. Sapessi come è diventato bello, Renzino. Dove avrà preso il capello biondino?»

«Da te, che sei quasi bionda.»

«Ma va’, io sono castanina.»

«Sei sicura che siete già pronti, amore?»

«Certo. Sono tutti d’accordo, anche i miei genitori. E poi è ora che la costruiamo questa famiglia, altrimenti Renzino non si abitua a te. Lo portiamo all’abbazia di Chiaravalle? Lo portiamo a giocare a Lecco, o al lago di Como? Prenderà l’accento milanese?»

«Non lo so.»

«Come va il lavoro, amore?»

«Molto bene. E proprio di questo vorrei parlarti. In realtà le cose stanno crescendo, crescendo di molto. Mi ha convocato il Direttore, oggi. Mi ha detto che c’è una possibilità molto grande per fare carriera per me. Però devo sacrificarmi. Dovrei andare negli Stati Uniti. A intervistare Bob Kennedy. Dopo la sua dichiarazione che ha scosso il mondo, “Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché, mentre io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no”, il Direttore si è convinto che sono io la persona giusta per fare un reportage su di lui, per intervistarlo, per stargli alle calcagna. Ci sono voci che lo vogliono candidato alla presidenza. C’è la possibilità che io debba andare negli Stati Uniti. Per diverso tempo. Quindi non conviene che tu e Renzo veniate qua, stareste da soli, quando invece potreste stare in compagnia, lì, a Masserie di Cristo.»

«Cosa stai dicendo, amore? Perché non mi hai mai detto niente prima?»

«Perché è una novità di questi giorni.»

«Devi andare in capo al mondo e non mi dici niente?»

«Sai, le cose sul lavoro sono riservate. Conoscere Kennedy, mica è cosa di tutti i giorni.»

«Ho capito, ma che significa? No, noi veniamo e basta. Sono mesi che aspettiamo.»

«Non è il caso, amore. Se devo andare negli Stati Uniti, davvero non è il caso. Ma non ti preoccupare, magari non è detto, magari non devo più andarci, e stiamo qua insieme, a passeggiare sui navigli.»

«Amore, non è possibile che non debba essere insieme a te. Tuo figlio sta crescendo. Quasi non sa di avere un padre.»

«Ma certo che lo sa.»

«Non puoi rifiutare? Dire al Direttore no, niente Stati Uniti?»

«Sarebbe davvero sconveniente. Significa rassegnarsi a non fare carriera. Significa farlo arrabbiare. Sputare in faccia alla fortuna, o al talento.»

«Ma non puoi intervistare Aldo Moro? O Saragat?»

«Ma no, non funziona così, decide la direzione, e poi vuoi mettere Aldo Moro con Bob Kennedy? Una noia mortale contro un rivoluzionario?»

«Uff. Mi stai nascondendo qualcosa, Andrea?»

«Ma cosa dici, amore.»

«Hai un’amante?»

«Ma figuriamoci. Cosa c’entra questo discorso poi con il mio lavoro?»

«Ah, allora ce l’hai!»

«Io penso solo a te. Vuoi mettertelo in testa o no? Se no mica ti sposavo!»

«Che bello il nostro matrimonio. Non riesco a togliermelo dalla testa. E il mio vestito, che bello. Ti ricordi come era elegante tuo fratello?»

«Sì, certo, smoking intero.»

«Al tavolo colpì tutte le mie amiche. Susanna si era già innamorata.»

«Non ne parliamo che ci viene tristezza.



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