Cosmo Oro 183 L'attacco di Mondo Shaw Bob - Land & Overland 2 by Bob Shaw

autore:Bob Shaw [Shaw, Bob]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

9

Nel sentire il rumore del carro che si avvicinava, Bartan Drumme si alzò in piedi e andò allo specchio appeso alla parete della cucina. Si sentiva strano a non indossare abiti da lavoro, e perfino il volto riflesso nello specchio gli parve poco familiare. L'espressione allegra da ragazzino che gli aveva attirato la diffidenza degli altri agricoltori, aveva ceduto il posto ai lineamenti induriti e abbronzati di un uomo per cui ormai la solitudine, il dolore e il duro lavoro erano qualcosa di familiare. Si lisciò i capelli neri, si sistemò il colletto della camicia e andò alla porta della fattoria.

Il carro dei Phoratere si stava arrestando fuori, nel cortile, e il blucorno era sudato e scalpitava dopo il viaggio sotto il sole di mezzodì. Harro ed Ennda salutarono Bartan con la mano. Erano diventati ottimi amici, dal giorno dell'incidente alla loro fattoria, e dietro insistenza di Ennda avevano deciso di prendersi un giorno di vacanza e andare a Nuova Minnett per rilassarsi un po'. Bartan la aiutò a scendere dall'alto veicolo e, mentre Harro portava il blucorno al trogolo dell'acqua, la accompagnò lentamente alla casa.

— Oggi sei proprio un bel ragazzo elegante — gli disse lei, e un sorriso parve cancellarle la stanchezza dal volto.

— Sono riuscito a tenere da parte una camicia buona e un paio di calzoni, ma mi sembra che si siano un po' ristretti.

— No, sei tu che ti sei allargato. — Si fermò a rivolgergli uno sguardo compiaciuto. — È difficile credere che tu sia lo stesso ragazzino che ci prendeva tutti per il naso con la sua parlantina da uomo di città.

— Oggi non parlo molto — disse Bartan serio. — Non ha più molto senso.

Ennda gli strinse il braccio. — Sondy non è migliorata, in questi giorni? Da quanto è successo? Duecento giorni, no?

— Duecento! Ho perso la cognizione del tempo, ma sì, dev'essere qualcosa del genere. Sondy è sempre com'era, ma non rinuncio alla speranza.

— Bravo. È sempre in camera?

Bartan annuì, fece entrare Ennda in

casa e le fece strada fino alla stanza da letto. Spalancò la porta, e apparve Sondeweere, seduta sul letto vestita di una lunga camicia da notte bianca. Stava fissando la parete di fronte a sé, immobile, apparentemente ignara della loro presenza. Aveva i capelli biondi ben spazzolati, ma sistemati in modo così ovvio da far capire che era stato Bartan.

Ennda entrò in camera, si inginocchiò di fronte a Sondeweere e le prese le mani fra le sue, senza che lei opponesse resistenza. — Ciao, Sondy — disse, con voce dolce ma allegra. — Come va, oggi?

Sondeweere non rispose. Il bellissimo volto era sereno, gli occhi fissi nel vuoto.

Ennda la baciò in fronte, si alzò e tornò da Bartan. — Va bene, giovanotto! — disse. — Adesso va' in città e divertiti per un po', e lascia tutto a me. Dimmi solo cosa devo fare per Sondy per quanto riguarda il cibo e... hmm... il resto.

— Il resto? — Bartan fissò Ennda perplesso finché non capì cosa intendeva dire nel vedere l'espressione di disappunto sul suo volto.

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