Giacquinto Licia - 2010 - La ianara by Giacquinto Licia

Giacquinto Licia - 2010 - La ianara by Giacquinto Licia

autore:Giacquinto Licia [Giacquinto Licia]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


AVVISTAMENTI

E adesso? Cosa succederà adesso che il palazzo si è svuotato, e non c'è più nessuno a incensarla, la Signora?

Intanto succede che nessuno si sente al sicuro. Vivono tutti come se avessero il nemico alle spalle, asserragliati nelle loro paure. Ogni luogo è quello buono, ogni momento è quello giusto. Soprattutto se si è da soli.

Il fruscio di una lucertola nel prato, una foglia che cade da un albero, un improvviso brillio tra i rami del bosco, una chiazza di luce in una radura, calpestii strani e improvvisi possono causare panico e urla, invocazioni di aiuto, corse precipitose o mancamenti.

A parte qualche capotuosto che se ne frega degli spiriti, nessuno osa girare da solo. Anche i lavoretti da niente, dove una persona sarebbe già troppo, sono sempre in due a farli.

Sono certi che la Signora prima o poi uscirà innanzi a qualcuno, come sono certi di respirare. Intanto si preparano ad affrontarla.

Una boccetta di acqua benedetta sempre in tasca, un rosario e una croce sul petto possono rivelarsi fondamentali per tenerla a distanza e non farsi toccare.

Ecché, non lo sapevano tutti che nel carro funebre che andava verso Napoli c'era solo un pezzo di baccalà?

Infatti, quanti giorni saranno passati, sette, otto? da

quando il corpo della Signora è stato sotterrato nel cimitero di Napoli, e eccola lì, che si pettina affacciata alla finestra della sua camera da letto.

Per poco non rimangono stecchite dalla paura, Nellina e Cettina, nel vederla.

Si è offesa, si è offesa, ripetono come due pappagalli ad alcune serve che erano nelle vicinanze e che per prime accorrono alle loro grida.

Chi si è offesa?

Non rispondono, le due gemelle, ma indicano col dito una finestra del palazzo, mentre girano la faccia dall'altra parte per non vedere.

Nessuno, a dir la verità, vede niente, né capisce il senso di quelle parole che le due ripetono come una cantilena: si è offesa. Però capiscono subito cosa stanno indicando, e si fanno il segno della croce.

È successo, pensano le serve disperate. E questo è solo l'inizio.

Chi se l'aspettava che facesse la carognata proprio a quelle due?

Ma da una maligna come lei ci si può aspettare di tutto, e forse è comparsa per prima a loro proprio perché, nella lista delle scommesse di chi l'avrebbe vista per primo, non c'erano neanche. Così, non essendo preparate alla possibilità di vederla, lo spavento sarebbe stato maggiore, e magari sarebbero crepate all'istante.

Comunque, anche se tremano dal terrore, un poco sono contente, le serve, di quello che è successo a quelle due paperelle, che così la smettono di sentirsi chissà chi, che solo per il fatto che erano le sarte della Signora non guardavano in faccia a nessuno, e benché fossero basse come due creature di dieci anni, si sentivano più alte di tutti, e camminavano senza toccare il terreno, tenute su dalla superbia.

Ma adesso che la faccia gli è diventata verde come quella delle lucertole sono scese dal pero e hanno abbassato la cresta, e raccontano, le due sorelle.

Raccontano che avevano un vestito della Signora da finire, mancava



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