La Prescelta by Thea Harrison

autore:Thea Harrison [Thea Harrison]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction
ISBN: 9781947046191
editore: Teddy Harrison LLC
pubblicato: 2019-07-16T22:00:00+00:00

Capitolo Sette

Alle parole di Wulf, le lentiggini che costellavano il naso e le guance di Margot divennero più evidenti. Era visibilmente impallidita.

«Qualcuno ha cercato di avvelenare sia voi che Lily?» bisbigliò, deglutendo con forza.

Era troppo scossa per fargli pensare che stesse fingendo. Wulf strinse gli occhi. Era ovvio che Lily avesse molto da spiegare, non solo a lui.

Indicò le due chiatte. «Lily ha detto che nessuno avrebbe lasciato l’isola finché io e il mio esercito fossimo rimasti. Allora perché siete qui? Cos’è cambiato, e perché dovrei permettervi di sbarcare?»

Subito Margot si ricompose. Fissandolo, passò alla telepatia. Tenete bene a mente, comandante, che io non vi devo alcuna spiegazione, e voi non avete alcun diritto di impedirci di percorrere le nostre stesse terre, perciò fate attenzione a non spingervi troppo oltre.

Anche se lo stava rimproverando, lui sapeva che il primo ministro era passata alla telepatia per una ragione. Si piantò sul posto, allargando i piedi e incrociando le braccia al petto. E?

La nostra Prescelta mi ha ordinato di inviare sei squadre per individuare i tempestari e fermarli con ogni mezzo necessario. Un lampo di vendicativa soddisfazione passò negli occhi della donna. Perciò, impedendoci di seguire i suoi ordini, vi state danneggiando da solo, più di quanto potrebbero fare i vostri nemici.

Wulf distese le braccia lungo i fianchi. Ha accettato di aiutarci.

No, comandante. Margot scosse la testa. Non vi stiamo offrendo aiuto né ci stiamo schierando dalla vostra parte. Noi ci impegniamo solo a rispettare la legge e ad aiutare ogni contadino che può essere in pericolo. La nostra Prescelta non vuole vedere persone innocenti morire.

Il Lupo di Braugne si piegò verso di lei e le offrì la mano. Margot esitò per un lungo momento prima di prenderla, poi lui l’aiutò senza tanti complimenti a passare sul pontile. «Bene, lasciate che vi aiuti. Posso dare dei rinforzi a ogni vostra squadra.»

«No, comandante.» La donna si voltò e fece cenno ai suoi, che sbarcarono a loro volta. «Saremo solo noi a occuparcene.»

Accigliandosi, guardò i gruppi formare una linea. C’erano una sacerdotessa, o una strega, e tre Difensori in ogni squadra. «I tempestari usano una magia molto potente. Trovarli sarà un lavoro pericoloso.»

«Ne siamo ben consapevoli.» L’esasperazione trapelò dalla voce di Margot.

Wulf la guardò ispezionare una squadra dopo l’altra, fermandosi a guardare ogni strega negli occhi. Gli sarebbe piaciuto sentire quali ordini stava impartendo loro, ma qualsiasi cosa si stessero dicendo, lo facevano in totale silenzio.

Attese la fine della rassegna, poi le disse: «Almeno lasciate che vi diamo dei cavalli.»

«No, comandante,» rispose la donna. «Calles non accetterà alcun sostegno da parte di Braugne su questa cosa, ugualmente non chiederemo aiuto a nessun altro regno. L’Abbazia tiene i suoi cavalli presso le locande della città. Non c’è altro da discutere.»

Doveva lasciar fare a lei. C’erano solo cinque Difensori che potevano restare con Margot, mentre lui aveva una forza composta da duecento soldati in attesa solo di un suo ordine, eppure lei l’aveva congedato come si fa con un servitore o un supplice.

C’era una certa magnifica arroganza suicida in quello.

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