Soeliok. Oltre i confini by Daniele Barioglio

autore:Daniele Barioglio
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Fantasy, Young Adult Fiction, Action & Adventure
ISBN: 9788831416054
editore: ZoneCreative
pubblicato: 2020-12-17T22:00:00+00:00

5.4 - La gara di cibo

Fu in quel momento che uno squillo di trombe annunciò l’inizio del convivio. Molti altri tavoli furono preparati tutto attorno.

“Non si possono fare ragionamenti a pancia vuota!”, esclamò l’Imperatore strofinandosi le mani. “Il cibo rappresenta il dono degli Dei e ci dà la forza per combattere. Il valore di un nano, prima che in battaglia, si misura davanti a una tavolata imbandita! Mangiate dunque, fino a che anche lo stomaco più vorace sarà sazio, solo allora sarà tempo di prender decisioni! Gli Dei benedicano il cinghiale!”.

Un’ovazione scoppiò tra la folla e numerosi brindisi seguirono alle urla. Dalle cucine arrivarono vassoi di legno così grandi da richiedere l’impiego di tre nani. Rolgo Tag fu il primo tra gli indonuim a essere servito e si lanciò su una coscia di cinghiale con la voracità di un felino sulla preda.

“Il vostro amico sembra affamato”, commentò Geofri divertito. “Meglio per lui: qui a Norigia prendono molto sul serio questa cosa del banchetto”, aggiunse abbassando il tono della voce. “Molti nani sono digiuni da ieri per prepararsi a onorare il cibo degli Dei e mangeranno fino a scoppiare per fare buona impressione agli occhi dell’Imperatore”.

Todar indugiò un istante, non aveva capito che si trattasse di una vera e propria gara, ma la cosa non gli dispiacque. Sollevò le spalle e addentò il suo pezzo di carne. “Me la cavo sicuramente meglio a tavola che con una spada in mano”, esclamò. “Tanto vale mettersi in gioco”.

Le pietanze venivano portate in vassoi e un nano cuciniere preparava le porzioni e le distribuiva in parti uguali ai convitati. Uno per uno, tutti furono serviti, persino i mezz’elfi parteciparono alla competizione divertiti. Non erano certo i favoriti, ma si fecero onore dimostrando di apprezzare le portate vegetariane che accompagnavano la carne.

Era da poco passato mezzogiorno e il fuoco del grande camino centrale scaldava la fresca aria primaverile. Birra e vino scorrevano a fiumi e succulenti piatti a base di selvaggina, pesce e cereali si alternavano tra i tavoli alimentando il lauto banchetto. Le porzioni venivano servite in ciotole di legno e, dietro a ogni sedia, una grande cassa veniva riempita con le ciotole sporche in modo da poterle contare al termine della gara.

“Non avevo mai mangiato per competizione!”, commentò Glotto divertito. “Dovremmo proporlo a Fermer nei giochi di nuova stagione!”, continuò tuffando il pane nel sugo dello spezzatino.

Le ore trascorsero e gli invitati ebbero il tempo di conoscersi e stringere amicizie interessanti. Non erano occasioni che si presentavano tutti giorni e, anche se il vero motivo dell’incontro era quanto di più serio si potesse concepire, mezz’elfi, uomini, nani e indonuim pasteggiarono sereni, onorando le tradizioni di Norigia.

I primi ad abbandonare la sala furono i mezz’elfi. La loro alimentazione era molto diversa e se la gara si fosse basata sul digiuno di certo ne sarebbero usciti vincitori. Edoram salutò con un inchino e in compagnia del Re e della scorta, si accinse a raggiungere la piazza.

Verso pomeriggio inoltrato i primi uomini cominciarono a dare segni di cedimento.

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