Voglio fare la giornalista by Paola Zannoner

Voglio fare la giornalista by Paola Zannoner

autore:Paola Zannoner
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Young Adult Fiction
ISBN: 9788841876145
editore: De Agostini
pubblicato: 2012-01-03T16:00:00+00:00


Dove si parla di guai d'amore

Eccomi qua a rimuginare se accettare una proposta così incredibilmente lusinghiera: la pubblicazione su una testata nazionale dalla diffusione stratosferica! Promesso da un manager dal nome principesco, capirai, mi sento quasi al settimo cielo. Accenno anche a qualche passetto di danza nella mia camera, sullo stile di Cenerentola che sogna il ballo di corte. Ma io non sono una poveretta senza arte né parte, sono una VERA GIORNALISTA! Di quelle appunto che parlano con i personaggi importanti, i manager, i capi… come faceva Oriana Fallaci!

Devo parlarne subito con Sean, ma prima che possa anche soltanto chiamarlo, arriva Jenny di persona a casa mia. Sembrerebbe un codice rosso, cioè la massima urgenza.

«Ciao, Mia, scusa se non ti ho chiamata, ma ho il cellulare defunto.»

Evito di farle notare che poteva non trovarmi a casa, invece la rassicuro: «Hai fatto benissimo». Ovviamente mi mantengo un po’ sulle mie. Sono giorni che non ci scambiamo neppure mezzo saluto.

«Fra l’altro, mi rendo conto che può essere strano. Cioè, eccomi come se niente fosse.»

«Sì, un po’ è strano, ma… io sono felicissima!» esplodo e l’abbraccio, sentendomi salire le lacrime agli occhi.

Come mi è mancata la mia Jenny, in questi giorni!

Restiamo incollate finché non diventa un po’ imbarazzante per entrambe. Staccandosi, anche lei mostra gli occhi umidi, e sbatte le ciglia commossa, dichiarando con voce rotta: «Lo sapevo che sei una vera amica! Scusami tanto, mi sono comportata da pezzente».

«Ma figurati, è stata anche colpa mia.»

Si lascia cadere sul mio letto come un sacco, sospirando. «Ti rendi conto? Con Jo ho perso proprio la testa. Farti quella parte…»

Mi siedo accanto a lei, conciliante. «Vabbè, succede. Non ti preoccupare, guarda io ho già dimenticato, chiuso.» Starei quasi per raccontarle la telefonata appena ricevuta, ma lei ha maggiore urgenza, le si legge in faccia.

«Sei proprio buona, guarda, ho fatto bene a venire da te subito. Solo tu puoi capire… visto che conosci Jo.»

«Che c’entra Jo?»

«Eh, c’entra, c’entra… In due giorni le cose sono cambiate. Cioè da quando ci siamo prese, e da quando vi siete incontrati… ci siamo visti, lui mi ha chiamata… insomma: stiamo insieme.»

Ecco un esempio di sintesi da record. Spalanco bocca e occhi come un pupazzo, fulminata. Riesco a emettere soltanto: «Dai!»

Ora che si è confessata, Jenny si affloscia sul mio letto, esausta. Se ne sta lì sdraiata, con i gomiti puntati a sostenere la metà superiore del corpo per potermi seguire mentre io irrompo in una serie di esclamazioni di gioia: «Scioccante! Che bellissima notizia!»

Lei mi guarda come fa Robbi quando non capisce perché sono euforica, per esempio quando saltello tornando a casa per via di un bel voto. Così, dopo un primo momento di entusiasmo, mi freno: «Jenny? Cos’è, l’emozione? Per quello te ne stai lì come una biscia?»

Sbuffa, si volta di lato, poggiando la faccia sulla mano. «Non so se essere contenta come te, ecco tutto.»

«Sarà meglio che ti spieghi, perché rischio di rompermi la testa. Jo non ti piace più?»

Molla l’appoggio e affonda mezzo viso nella trapunta.



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